La “Staffetta della legalità” approda a Favara: il ricordo dei martiri di mafia con un modo nuovo di narrare il territorio

Anche Favara ospiterà la “Staffetta della legalità”. E’ in programma sabato 20 maggio alle 10 al Palazzo di città. Il commissario della Democrazia Cristiana di Favara Antonietta Vita e i consiglieri comunali Gaspare Castronovo, Marianna Zambito, Salvatore Fanara e Ignazio Sorce promuovono l’iniziativa partita dal responsabile provinciale allo sport della DC Pietro Bennici in collaborazione con le associazioni “Memoria dei caduti nella lotta contro la mafia” e “Amici del giudice Rosario Livatino”.

L’obiettivo è far conoscere, attraverso un racconto genuino e trasparente, un territorio che, nonostante possa godere della bellezza storica arabo-normanna, che purtroppo fa i conti con la mafia.

Nasce così l’idea di ricordare i “martiri, vittime della mafia” attraverso un modo nuovo di narrare il territorio, perché possa lasciare un segno tangibile ai turisti che lo visitano e alle generazioni future che lo abiteranno: la memoria di una comunità, quella di Favara, che continua a pareggiare i conti per far valere i propri diritti e la propria dignità etica e morale, chiedendo di introdurre nelle entrate principali del paese - e nello specifico accanto alla scritta “Benvenuti a Favara” - dei cartelloni che ricordino coloro che hanno pagato ingiustamente, con la propria vita, le azioni mafiose.

Inoltre l’iniziativa prevede la raccolta di libri sia da parte degli istituti scolastici che di liberi cittadini per consegnarli alla casa circondariale di contrada Petrusa: “perché la nafia non si combatte con la pistola ma con la cultura”. Parteciperanno gli alunni del liceo “Martin Luther King” e saranno presenti i familiari delle vittime di mafia. La “Staffetta della Legalità” andrà poi a Raffadali.