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Lunedì, 29 Aprile 2024
Televisione

Michele Guardì, spuntano i fuori onda choc del regista Rai: "La tr*ia è passata? Magalli un cane"

Le Iene anticipano un servizio su di lui. "Patriarcato, misoginia e omofobia in tv", titolano. Insulti anche al conduttore

Un nuovo caso fuori onda sembra stia per scoppiare. Dopo gli audio choc di Andrea Giambruno, lanciati da Striscia la Notizia, adesso al centro dello scandalo finisce il regista televisivo di origini castelterminesi Michele Guardì, almeno stando ad alcune registrazioni diffuse dalle Iene. "Patriarcato, misoginia e omofobia in tv" è l'annuncio di lancio del servizio realizzato da Filippo Roma e Marco Occhipinti in merito al regista Rai. 

Negli audio, Guardì impreca in primis contro Giancarlo Magalli, storico conduttore del suo programma I Fatti Vostri: "Cane Magalli, levatelo! Levatelo!", urla Guardì dalla regia. Poi continua rivolto a una donna: "Signorina sorrida, finga di esistere", "Che caz*o mastica, la puttan*". E ancora: "Due, mi è passata la tr*ia dietro per caso?", "Guarda quella deficiente là". E poi: "Guarda questo pezzo di merd*", "Ma levalo questo froc*o di merd*", si sente in altri audio registrati. 

Guardì è un personaggio che ha fatto la storia della tv italiana. In decenni di carriera è stato a capo dei più importanti programmi Rai, fondatore di Uno Mattina, di Scommettiamo Che... e dei Fatti vostri, di cui è regista e autore ancora oggi. Oggi però, ad 80 anni compiuti, sembra sulla soglia di un vero e proprio terremoto mediatico. Dopo aver acquisito i fuori onda, le Iene vanno a chiedere conto direttamente al popolare volto tv, cercando un incontro fuori dagli studi Rai, ma lui sembra dileguarsi: per conoscere il prosieguo bisogna seguire la puntata di domani, martedì 28 novembre, in prima serata su Italia Uno. 

"Il servizio de Le Iene su di me? Niente di che! Cose vecchie, non ha rilievo per me. Sono assolutamente tranquillo": così Michele Guardì ha commentato a TvBlog il servizio de Le Iene. A Massimo Galanto Guardì, 80 anni, ha spiegato che "sono cose vecchissime. È una cosa pretestuosa, tirata fuori perché non hanno nulla da fare. Ho detto a Filippo Roma (l'inviato de Le Iene che lo ha intercettato e intervistato, ndr): 'Lei quando tornerà a casa stasera, dirà: ho stalkerizzato Guardì'. E allora?".

Nessuna preoccupazione per la reazione della Rai: "Che deve succedere? Per carità. Mi lascia del tutto indifferente. La Rai non c’entra niente con questo. Se vogliono disturbare il mio rapporto con la Rai, hanno sbagliato obiettivo!". Il regista spiega che "ogni tanto cercano di alzare il tiro cercando personaggi che possano fargli fare ascolto. Io sono tra questi e ne pago il conto. Ma non mi preoccupo. A Roma ho detto: 'Invece di inseguirmi per la strada, datemi un passaggio e ne parliamo in macchina'. Sono salito sulla loro auto e ho parlato per un quarto d’ora. Cercano di attaccarmi, ma non c’è nulla da dire".

In merito alle accuse di essere "sessista" e "omofobo" Michele replica sicuro: "Loro hanno montato vecchie cose, montando in fila cose che in 5.600 puntate si possono dire. Ma sono cose vecchie. Dicono che sono sessista? È una sciocchezza, non è basata su nulla di serio. Non mi crea nessun problema con la Rai". "Nelle mie redazioni l’80% è donna. La capa del gruppo è una donna: Giovanna Flora. Se fossi omofobo metterei da parte le donne - ha risposto in realtà non rispondendo -, starei solo con gli uomini e prenderei a calci le donne. Non sono così. Io con le donne sono non rispettoso… di più! Lo dicono i fatti, non le parole. Io mi giovo della loro capacità e della loro intelligenza, da sempre, non da ora".

"Con Magalli ho recuperato il rapporto, a qualcuno ha dato fastidio"

In merito ai toni usati nel video Guardì ha affermato: "Tanto tempo fa dissero che Guardì grida in regia. Era una serata speciale con dei problemi tecnici, ero un pochino nervoso e in qualcosa ho esagerato. Tutti i destinatari delle mie parole non se la sono presa, ci ho parlato… sono cose vecchie".

Nel video pubblicato in anteprima sui social de Le Iene si può ascoltare Michele Guardì dare del "cane" a Giancarlo Magalli e chiamare una, o più, donna "tro*a" e "putt*na". In merito a Magalli ha spiegato: "Ero al telefono con Giancarlo dieci minuti fa, per parlare con lui della rubrica di domani a I Fatti Vostri. Con Magalli ci abbiamo riso sopra. A qualcuno probabilmente ha dato fastidio che io abbia recuperato il rapporto con lui, cercano di metterci contro… ma niente di che".

Fonte: Today.it

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