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Venerdì, 26 Aprile 2024
Psicologia della Notizia

Psicologia della Notizia

A cura di Florinda Bruccoleri

"Finché divorzio non ci separi"

Oggi pare esista qualche forma di allergia (veritiera o apparente) al matrimonio, come se sposarsi implicasse un impegno fuori dalle concezioni, come se dicendo quel "sì" si spegnessero libertà, felicità e ambizioni

Mi ha particolarmente colpito nei giorni scorsi un articolo pubblicato tra queste “pagine” che aveva come tema principale quello delle separazioni e dei divorzi in aumento, anche e soprattutto ad Agrigento. A leggere questa notizia sembra che ci stiamo mettendo “a passo coi tempi” anche noi, sembra che ci stiamo conformando ad altre città che magari abbiamo definito spesso poco tradizionaliste, scarse di valori e di usanze.

Il matrimonio rappresenta per la stragrande maggioranza di noi fanciulle il sogno più ambito e celato della nostra infanzia che poi col passare dell’età e con l’impattarci alla realtà sfuma pian piano e con esso anche la frase dei nostri desideri più reconditi: “e vissero felici e contenti”.

Oggi pare esista qualche forma di allergia (veritiera o apparente) al matrimonio, come se sposarsi implicasse un impegno fuori dalle concezioni, come se dicendo quel “sì” si spegnessero libertà, felicità e ambizioni.

Certo è che il matrimonio tradizionale è cambiato, modificandosi nel tempo, vuoi per cultura, vuoi per la società, vuoi per le menti e l’animo di chi vi si approccia.

Come se oggi amarsi volesse dire provare a stare insieme, poter usufruire di quel matrimonio “usa e getta” che se non va tanto si può sempre divorziare. Ma come mai i nostri genitori, i nostri nonni e non voglio andare più in là, riuscivano a trascorrere tutta la loro vita insieme? Uno scrittore, sociologo, Alberoni afferma: "Una volta il matrimonio durava una vita. Perché era necessario e anche perché era socialmente utile. Marito e moglie formavano il primo nucleo sociale, cioè la famiglia, crescevano i figli, restavano un riferimento e un esempio affettivo e culturale. Magari, dopo anni,  non si amavano più ma avevano la pazienza di stare insieme, perché un tempo si erano amati con passione e dopo si aiutavano con rispetto".

Ma esiste l’arte di amare e la possibilità che l’amore duri per sempre? Chissà quanti scettici in questo momento in cui sto facendo forse contatto con la parte di me più romantica e sognatrice che comunque non vuole demordere dal pensare che esistono tutt’oggi le eccezioni (positive ovviamente!).

È facile dirsi di essere innamorati ma stare all’interno di una relazione richiede pazienze, tolleranze e sforzi costanti. Conservare l' intimità, fare fronte ai cambiamenti importanti della vita e ai diversi stadi naturali che una coppia si ritrova naturalmente a vivere, occuparsi dei figli, e molto altro, richiede attenzione, impegno e comunicazione. E può accadere che così come il matrimonio sa essere fonte della gioia più immensa può diventare generatore di un dolore ancora più profondo. E quelle che erano inizialmente le passioni, gli entusiasmi, le complicità si trasformano in distanza, rabbia e indifferenza.

Raramente, in questi casi, si pensa di ricorrere ad un aiuto, ad una terapia di coppia che possa aiutare ad identificare, comprendere e risolvere i conflitti e migliorare la propria connessione. Raramente si comprende che una psicoterapia può fornire alla coppia gli strumenti per comunicare meglio, negoziare le differenze e guarire le ferite. Raramente si comprende che una terapia, nei casi estremi di inconciliabilità, può aiutare le coppie a separarsi e andare avanti nel migliore dei modi, specialmente quando in mezzo ci sono dei figli.

Sono momenti intensi, duri e difficili. E lo dimostra il fatto che la maggioranza delle persone dopo un divorzio sperimenta un periodo di insicurezza personale e di estrema fragilità emotiva a prescindere dalla durata del matrimonio. Del resto è la fine di un progetto di vita in cui si era creduto e scommesso, dei sogni per il futuro, di una relazione che si sperava sarebbe durata per sempre. È pur sempre la fine di qualcosa e dirsi “addio” risulterà indubbiamente difficile, al di là di tutto quello che è stato.

Dott.ssa Florinda Bruccoleri

Psicologa, Psicoterapeuta in formazione,
Psicooncologa ed esperta in psicologia forense.
Sito web: www.florindabruccoleri.it

Per contatti: florindabruccoleri@hotmail.it

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