rotate-mobile
Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

Vandali nel Dna

Nel nostro sangue deve essere rimasta traccia della presenza dei Vandali ad Agrigento. Solo così può esserci una spiegazione sul come sia possibile tollerare la Valle dei Templi e i suoi seicento abusi, il ciglio delle strade invase dai rifiuti, quel popò di amministratori che ci ritroviamo e pure le spiagge così come ce le ritroviamo il 15 agosto mattina

Verso la fine IV secolo dopo Cristo ad Agrigento, l'allora Agrigentum, arrivarono (pure) i Vandali. E non ci sono dunque dubbi che nel nostro sangue di quella presenza deve essere rimasta traccia. Non si spiega altrimenti come sia possibile - tra le tante altre cose - che tutti gli anni (tutti!) le spiagge dell'intera costa siano letteralmente violentate da orde di nonsocomedefinirli che lasciano sulla sabbia spazzatura, tizzoni ardenti, bottiglie rotte. Persino Genserico potrebbe offendersi del continuo paragonare il suo popolo a noi agrigentini. 

Eppure solo così può esserci una spiegazione sul come sia possibile tollerare la Valle dei Templi e i suoi seicento abusi (fermati grazie a quella eroina che è stata la soprintendente Graziella Fiorentini), il ciglio delle strade invase dai rifiuti, quel popò di amministratori che ci ritroviamo e pure le spiagge così come ce le ritroviamo il 15 agosto mattina. 

Le foto che ogni anno si vedono circolare - ogni anno sempre uguali - dicono non solo che il senso civico non c'è (vandali!) ma che probabilmente le Istituzioni siano davvero troppo tolleranti. 

Posso comprendere l'ignavia delle Istituzioni politiche (sono elette da un popolo nelle cui vene scorre anche sangue vandalo e dunque sono esse stesse nipotine di Genserico) ma quella delle forze dell'ordine no, non la comprendo. 

Appuntamento al 2014, a quando cioè la Colonna immediatamente successiva al ferragosto sarà pressochè la stessa.

AgrigentoNotizie è in caricamento