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Venerdì, 26 Aprile 2024
Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

I nuovi barbari dell'acqua

Girgenti acque ha chiuso i rubinetti dell'unica fontanella pubblica di Licata. E' vero che il Comune di Licata (come sempre) non mantiene i suoi impegni. Ma la chiusura delle fontanelle pubbliche è una "barbarie"

Che nella gestione del servizio idrico in provincia di Agrigento (nell'assoluta inazione di chi dovrebbe controllare e cioè l'Ato e cioè il presidente della Provincia) ci sia qualcosa da rivedere è del tutto palese: l'acqua si paga a caro prezzo, ce la danno razionata (e non come promesso, quando fu firmato il contratto con Girgenti Acque, 24 ore su 24) e inoltre ci fanno pure pagare un servizio come la depurazione che spesso e volentieri non c'è. Ma da noi chi deve controllare ha spesso rapporti di vario genere con chi dovrebbe essere controllato. Vale per l'acqua, ma anche per altri settori.  

Ora però Girgenti Acque ha aperto una nuova frontiera della privatizzazione dell'acqua: ha chiuso i rubinetti dell'unica fontanella pubblica di Licata. In pratica si sono presi l'acqua. E' l'estremizzazione della privatizzazione dell'acqua. E' vero che il Comune di Licata (come sempre) non mantiene i suoi impegni. Ma la chiusura delle fontanelle pubbliche è una "barbarie" soprattutto perché le prime vittime sono i poveri che l'acqua non possono comprarla, sono i tanti stranieri che vivono spesso in tuguri senza impianti idrici. Chi darà loro un bene primario come l'acqua? E se fosse un guasto alla rete idrica? Io non sono convinto che una fontanella pubblica si possa chiudere. E' interruzione di pubblico servizio.

I nuovi barbari dell'acqua

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