rotate-mobile
Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

Il suocero

Una cosa è il chiacchiericcio, una cosa sentire che quel chiacchiericcio non era affatto chiacchiericcio. Perché, diciamolo, che si discutesse da sempre dell'asserita «influenza», chiamiamola così, di Angelo La Russa sul genero Marco Zambuto non è una novità

Chi esce peggio dalla registrazione che il vicepresidente dell'ex Consiglio comunale Giuseppe Di Rosa ha fatto della sua conversazione con Angelo La Russa, è l'ex sindaco Marco Zambuto che fa la figura del burattino i cui fili sono controllati direttamente da Favara se non, come ha raccontato a Ballarò Mario Aversa, dal bar a fianco del Comune.

Una cosa è il chiacchiericcio, una cosa sentire che quel chiacchiericcio non era affatto chiacchiericcio. Perché, diciamolo, che si discutesse da sempre dell'asserita «influenza», chiamiamola così, di Angelo La Russa sul genero Marco Zambuto non è una novità. Una volta, in tempi non sospetti, ci fu persino un pesce d'aprile in cui si diceva che il sindaco Zambuto avrebbe imbottigliato l'acqua di Bonamorone chiamandola «Acqua La Rouge». Quella registrazione ha dato in modo chiaro e incontrovertibile la dimostrazione di come un uomo senza alcun mandato elettorale, senza averne alcun diritto, senza alcun rispetto per l'etica politica, comandava. Ci aspettiamo chiarimenti da parte dell'attuale presidente dell'assemblea regionale del Pd, di rito renziano

Dovrebbe spiegare ai suoi tanti elettori, che lo hanno eletto e rieletto, come sia stato possibile che il suocero  promettesse - senza averne alcun titolo - candidature a sindaco e incarichi che valgono «quanto quattro assessorati». Giuseppe Di Rosa dice che tutto quel bailamme attorno a quel rimpasto - entrarono in giunta esponenti politici che si fanno ora fotografare insieme a Marco Marcolin - ruotava sul Piano regolatore. Non resta che aspettare visto che la Procura di Agrigento con il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, ha deciso di vederci chiaro, per capire chi, come, quando, quanto e perché potesse avere interessi non legittimi sul Piano regolatore. E' chiaro a tutti che se ho un terreno agricolo che vale cento, se riesco a farlo rientrare in un'area edificabile mi vale mille. 

L'odore che insomma si sente provenire dal tombino del Comune di Agrigento non è esattamente quello del profumo Chanel numero 5. Ed è per questo che Marco Zambuto, se vuole continuare a fare politica rappresentando Agrigento e gli agrigentini, dovrebbe chiarire se la politica la fa lui o se la fa, come è sembrato, il suocero.

AgrigentoNotizie è in caricamento