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Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

Grazie agli agricoltori di Licata

Una cosa è buttare a mare i soldi pubblici, una cosa è buttare dalla finestra i soldi propri. L'unica cosa che è volata sono stati i soldi spesi dalla collettività per inseguire una follia

Parliamoci chiaramente. Anche se inconsapevolmente gli agricoltori di Licata ci hanno fatto un favore perché hanno impedito (facendo votare no al Consiglio comunale) che si buttassero, sempre che fossero disponibili, un po' di decine di milioni di euro per costruire la più inutile delle infrastrutture: l'aeroporto.  A che serve quella pista se a manco 50 chilometri c'è Comiso (dove hanno sistemato uno scalo che già esisteva) e se con il completamento del raddoppio della 640 Fontanarossa sarà a un'ora? Un'ora esattamente come è Fiumicino (o Ciampino) per i romani o Linate e Malpensa per i milanesi. A parte che dopo anni ancora si aspettano i fantomatici imprenditori che avrebbero dovuto investire per gestirlo. Prima si è parlato dei maltesi, poi degli israeliani. In realtà non si è fatto avanti seriamente nessuno per una semplice ragione: il volume di traffico sarebbe stato talmente irrilevante che la struttura sarebbe andata in perdita da subito e dopo quattro anni massimo - per essere ottimisti - avrebbe chiuso i battenti. Per mancanza di soldi e per mancanza di passeggeri. Una cosa è buttare a mare i soldi pubblici, una cosa è buttare dalla finestra i soldi propri. L'unica cosa che è volata sono stati i soldi spesi dalla collettività per inseguire una follia. Prima i soldi dell'Aavt, poi la progettazione affidata per una cifra e costata quasi per tre volte e poi ancora le consulenze e gli studi. Milioni di euro finiti dove tutti quanti noi sappiamo: nel nulla.

Grazie agli agricoltori di Licata

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