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Sciacca, il sindaco Di Paola: "Nessun ridimensionamento all'ospedale"

Il primo cittadino e l’assessore David Emmi assicurano: "Fino ad oggi non c’è alcun documento ufficiale che incida sull’attuale rete sanitaria"

 “L’amministrazione comunale di Sciacca è attenta e vigile sulla situazione dell’ospedale Giovanni Paolo II, pronta sempre ad agire a salvaguardia dell’integrità e funzionalità del presidio”. È quanto dichiarano il sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore David Emmi intervenendo in questi giorni di polemiche innescate dalle notizie sul nuovo piano sanitario, “onde evitare che qualcuno cominci a speculare su presunti silenzi o disattenzioni delle istituzioni locali”.    

“Come emerge, intanto, in modo chiaro dalla stampa – dichiarano il sindaco Di Paola e l’assessore Emmi – fino ad oggi non c’è alcun documento ufficiale che incida sull’attuale rete ospedaliera. Solo indiscrezioni, frutto di una interlocuzione tra il governo regionale e il ministero della Salute. Per Sciacca, rimane fermo l’impegno sul mantenimento degli standard e delle eccellenze del nostro ospedale assunto lo scorso aprile dall’assessore regionale Baldo Gucciardi, nel corso di un incontro pubblico al Giovanni Paolo II. Non abbiamo finora abbassato la guardia e continueremo a vigilare, a porre la dovuta attenzione, pronti a intervenire con le opportune azioni quando ci saranno atti ufficiali o dichiarazioni che andranno nella direzione opposta rispetto agli impegni assunti”.    

“Ho avuto modo di incontrare in questi giorni l’assessore Gucciardi – rende noto il sindaco Di Paola – e ho avuto anche delle interlocuzioni col suo ufficio di gabinetto. Al di là di ogni tecnicismo, ho avuto ancora rassicurazioni che il nostro presidio ospedaliero non subirà alcun ridimensionamento, che le eccellenze saranno mantenute e che, anzi, ci saranno degli interventi per migliorarne le condizioni”.    

Il sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore David Emmi concludono condividendo la presa di posizione dell’Anci Sicilia: “Non si possono varare piani sanitari senza un confronto, una preventiva ed essenziale concertazione con i territori, con i sindaci e le amministrazioni locali che li rappresentano. Dopo l’autorevole intervento dell’Anci, a difesa delle nostre necessità e prerogative, e dopo le interlocuzioni con l’assessorato regionale alla Salute, attendiamo le decisioni del governo regionale, ribadendo che non permetteremo colpi di mano a danno di servizi essenziali per la salute dei cittadini che hanno il diritto di essere assistiti e curati in strutture di qualità e con personale preparato e in numero adeguato”.  

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