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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sciacca Sciacca

"Sequestro di persona e atti osceni", condannato a 4 anni di reclusione

Il pubblico ministero, Carlo Boranga, aveva chiesto 9 anni e 6 mesi. Il giovane è stato, dunque, assolto dalle accuse di violenza sessuale e di evasione dai domiciliari oltre che di danneggiamento dell'auto di una vicina

Il tribunale di Sciacca ha condannato a quattro anni di reclusione con la riqualificazione del reato contestato di violenza sessuale in lesioni personali aggravate Juan Carlos Peralta, di 32 anni, di Sciacca. Nei suoi confronti la condanna è scattata per sequestro di persona e atti osceni. Il pubblico ministero, Carlo Boranga, aveva chiesto 9 anni e 6 mesi. Il giovane è stato, dunque, assolto dalle accuse di violenza sessuale e di evasione dai domiciliari oltre che di danneggiamento dell'auto di una vicina. Peralta era difeso dall'avvocato Accursio Piro che ne aveva chiesto l’assoluzione piena. Le parti civili erano rappresentate dagli avvocati Maurizio Gaudio e Aldo Rossi. Alle parti civili riconosciuta la provvisionale per complessivi 5.000 euro.

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La sentenza è stata emessa dal tribunale in composizione collegiale: presidente Antonio Tricoli con a latere i giudici Anna Guidone e Francesca Cerrone. Le indagini erano state condotte dal commissariato di polizia di Sciacca. Il trentaduenne, secondo l’accusa, avrebbe conosciuto su Facebook una donna del centro Italia, le avrebbe fatto credere di avere un lavoro e la possibilità di ospitarla per un certo tempo e, magari, di poter iniziare una storia con lei. Dopo pochi giorni, però, la donna si sarebbe resa conto di avere a che fare con una persona molto diversa. Secondo l’accusa Peralta avrebbe cercato di usarle violenza e l’avrebbe chiusa a chiave nel suo appartamento, impedendole di uscire. 

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