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Traffico di beni culturali, sequestrati 170 frammenti di ceramiche antiche rubate

I reperti sono il "bottino" di scavi clandestini effettuati nei pressi dell'area delle Gole della Tardara. L'operazione rientra nella maxi operazione "Pandora"

Ci sono anche 170 frammenti in ceramica di epoca greca rubati dai tombaroli nell’area delle Gole della Tardara, nella maxi operazione “Pandora” contro il traffico di beni culturali. I reperti sono il “bottino” di scavi clandestini effettuati nei pressi del sito naturalistico tra i territori di Sambuca di Sicilia e Sciacca.

Pesante il bilancio della partecipazione italiana all'operazione internazionale, coordinata dall'Interpol, finalizzata a contrastare, in più Paesi, la commercializzazione di beni d'arte di provenienza illecita.

Sono in totale 315 i controlli effettuati in aree terrestri d'interesse archeologico e monumentale; 139 esercizi antiquariali, case d'asta, gallerie, restauratori e trasportatori verificati; 105 opere controllate in transito presso porti, aeroporti e aree doganali; 6 violazioni amministrative contestate; 175 persone identificate; 18 persone denunciate; 17 case d'asta on-line controllate e 3.886 beni nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti verificati, localizzando 19 opere su cui sono in corso indagini per il recupero; 249 beni culturali sequestrati per un valore di 334.200 euro.

All'operazione, svolta lo scorso novembre, per l'Italia hanno partecipato i carabinieri Tutela patrimonio culturale, supportati dall'Arma territoriale e in collaborazione con la Direzione centrale antifrode e Controllo dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato.

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