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"Fecero trovare una testa mozzata di capretto", condannati

Il giudice monocratico ha disposto il risarcimento di 10 mila euro a carico di un commerciante di 57 anni e di un pensionato di 67

Fecero trovare un sacchetto di plastica con all'interno una testa mozzata di capretto, sulla maglia della porta dello studio professionale. Il giudice monocratico del tribunale di Sciacca Fabio Passalacqua ha disposto il risarcimento di 10 mila euro a carico di Baldassare Giaimo, di 57 anni, e Giuseppe Gallina, di 67, il primo commerciante e il secondo pensionato. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia.

Il pubblico ministero aveva chiesto 7 mesi di reclusione nei confronti di due saccensi accusati di minacce all’ingegnere Michele Buscarnera che al processo si è costituito parte civile, assistito dall’avvovato Aldo Rossi, con una richiesta di risarcimento di 50 mila euro. La citazione a giudizio nei confronti degli imputati era stata disposta dal sostituto procuratore Michele Marrone a seguito delle indagini svolte dalla squadra mobile di Palermo e dal commissariato di polizia di Sciacca. 

L'indagine è approdata a Sciacca dalla Procura della Repubblica di Palermo per un'intercettazione. Il giudice Luisa Intini aveva disposto, in precedenza, l’inutilizzabilità delle intercettazioni che poi, invece, sono state ammesse dal nuovo giudice, Fabio Passalacqua.  

I difensori degli imputati, gli avvocati Adriano Mulè Cascio ed Accursio Montalbano preannunciando l’impugnazione della sentenza, sostengono che “non sussistevano i presupposti per la condanna che, laddove basata sulle intercettazioni disposte in un diverso procedimento, peraltro incardinato presso un diverso tribunale, è stata emessa in palese violazione delle norme processuali in materia che vietano l’utilizzazione".

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