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Venerdì, 29 Marzo 2024
Sciacca Sciacca

Incontro del Wwf sulla ricerca scientifica nel Mediterraneo

Presenti rappresentanti dell'Université di Aix-Marseille, con gli studenti del corso di formazione nautica dell’istituto “Don Michele Arena”

Un incontro sulla ricerca scientifica nel Mediterraneo si è svolto a Sciacca tra il Wwf Sicilia Area Mediterranea e la Université di Aix-Marseille, con gli studenti del corso di formazione nautica dell’istituto “Don Michele Arena”.

Organizzatore e animatore dell’incontro, Giuseppe Mazzotta, presidente del Wwf Sicilia Area Mediterranea, che ha introdotto i lavori raccontando della telefonata ricevuta in dicembre dal professor Andrea Doglioli, dell’università di Marsiglia, che gli chiedeva di cercare una boa utilizzata per la ricerca scientifica arenatasi lungo la costa sud della Sicilia. Boa che per puro caso si trovava in quel momento proprio davanti la casa al mare del presidente, boa che portava il nome di Louise come sua moglie, figlia di un marsigliese, tutte casuali coincidenze. 

A seguire, il comandante della Guardia costiera di Sciacca, Sebastiano Sgroi, ha confermato l’appoggio alle azioni dell’organizzazione ambientalista e ai suoi volontari, a Sciacca come in tutto il circondario.

Il professor Franco Andaloro, direttore dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale e delegato del Wwf Italia per la Sicilia, ha fatto il punto sui dati scientifici che in Italia vengono studiati e interpretati, non portando certo a conclusioni rassicuranti sul Mare Mediterraneo e con esso l’intero pianeta.

È stata poi la volta di Domenico Macaluso, ricercatore subacqueo e responsabile scientifico settore mare del Wwf Sicilia Area Mediterranea, che partecipando dalle ricerche sul vulcanesimo condotte con l’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia si è inoltrato nel racconto della Sicilia e delle sue specificità ambientali, sciorinando dati e affascinando il pubblico con un susseguirsi di immagini suggestive e illuminanti.

Per concludere, Andrea Doglioli ha illustrato gli obiettivi del progetto Peacetime che l’Institut Méditerranéen d’Océanologie, della Université de Aix-Marseille, ancora oggi prosegue al fine di spiegare gli elementi bioclimatici nel mare Mediterraneo.

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