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Sciacca

Al convento San Francesco via al congresso che riunirà i cardiologi italiani

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

L’attesa è finita: inizia oggi, nell’ex convento di San Francesco di Sciacca, il congresso “Progetto Sciacca Cuore 2019” – Ospedale e Territorio – Update in Cardiologia: dalle linee guida alla pratica clinica”, che fino a domenica (22 – 24 marzo) riunirà a Sciacca numerosissimi cardiologi siciliani e che giungono anche da diverse parti d’Italia. L’evento è organizzato dall’Unità Operativa Complessa di Cardiologia con Utic ed Emodinamica, diretta dal dottor Ennio Ciotta, in collaborazione con il dottor Fabio Abate, responsabile del servizio di Emodinamica, e con il dottor Giuseppe Caramanno, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia di Agrigento. Ecco le anticipazioni delle relazioni che presenteranno, al congresso, altri due degli illustri ospiti. La relazione di Giuseppe Ruvolo, professore di Cardiologia all’Università Torvergata di Roma, sarà incentrata su: “Attuale ruolo della Cardiochirurgia nella rivascolarizzazione miocardica”.
“Farò un excursus – dice il professore Ruvolo – sulla chirurgia di rivascolarizzazione miocardica, partendo dal passato, esaminando il presente e affrontando il futuro delle tecniche che utilizziamo. Accennerò anche allo stato dell’arte rispetto alle indicazioni chirurgiche ed al ruolo delle tecniche di rivascolarizzazione non invasive che non vanno considerate alternative alla chirurgia, ma complementari. Ritengo fondamentale il ruolo del cosiddetto “Art Team”, spesso sottovalutato. E’ opportuno che tutti gli specialisti si confrontino per migliorare le terapie, ovviamente tenendo conto della situazione cardiologica di ogni paziente, e delle patologie associate nel momento in cui si nterviene”. Il professore Michele Gulizia, Direttore di Struttura Complessa di Cardiologia Ospedale “Garibaldi - Nesima” di Catania e Presidente della Fondazione per il Tuo cuore dell’Associazione Nazionale Medici, Cardiologi Ospedalieri, presenterà una relazione su: “Come è cambitata l’epidemiologia dei fattori di rischio cardiovascolari in Italia: i dati del progetto nazionale “Banca del Cuore”: “La prevenzione rappresenta – spiega il professore Gulizia - la prima cura delle malattie cardiovascolari. Nel 2015, con il sostegno dell’Istituto Superiore di Sanità, ho ideato il Progetto Nazionale di Prevenzione Cardiovascolare “Banca del Cuore”, di fatto il primo grande Registro permanente di elettrocardiogrammi e dati sanitari di area cardiovascolare, unico al mondo, che ne prevede la custodia gratuita e prontamente disponibile da parte di ciascun cittadino che vi aderisce. Il Progetto utilizza la BancomHeart, la speciale card rilasciata gratuitamente a tutti i cittadini che ne fanno richiesta grazie alla quale ciascun possessore può avere sempre a disposizione, attraverso una password personale, lo storico sanitario relativo al proprio cuore in modo semplice e intuitivo, 24 ore su 24, in qualunque parte del mondo in cui sia presente una connessione internet. Fino a oggi, grazie alla diffusione capillare resa possibile dalla Campagna itinerante di Prevenzione Cardiovascolare “Truck Tour Banca del Cuore” sono state distribuite oltre 41.000 BancomHeart ad
altrettanti cittadini italiani, permettendo di identificare un incredibile aumento di prevalenza di alcune malattie cardiovascolari, soprattutto fibrillazione atriale e scompenso cardiaco, con percentuali quadruple e triple rispetto ai dati di prevalenza finora conosciuti in Letteratura, particolarmente nei giovani maschi di età compresa tra i 18 e i 40 anni”.

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