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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Morì per colpa dell'amico che guidava drogato", chiesto rinvio a giudizio

Alfonso Amodeo, 25 anni, di Raffadali, accusato di omicidio stradale e lesioni personali colpose

Secondo il pm Silvia Baldi, trasferita nei giorni scorsi, Salvatore Lombardo, 23 anni, di Raffadali, morì per colpa dell’amico che guidava, in stato di alterazione dovuto all’assunzione di droghe leggere, la Fiat Punto a bordo della quale si trovava insieme a un terzo ragazzo. A distanza di pochi mesi dalla tragedia, avvenuta il 2 luglio, nei pressi del Villaggio della Gioventù di Raffadali, la Procura ha già chiesto il rinvio a giudizio, per le accuse di omicidio stradale e lesioni colpose, nei confronti di Alfonso Amodeo, 25 anni, di Raffadali.

Il giovane comparirà il 14 febbraio davanti al gup Alessandra Vella che dovrà decidere se rinviarlo a giudizio sempre se la difesa non chiederà riti alternativi. I familiari di Lombardo si costituiranno parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Barba. Amodeo, Lombardo e un altro amico, a sua volta rimasto ferito, stavano tornando da una gita al mare. Amodeo, al volante dopo avere assunto droghe leggere, avrebbe invaso la corsia di marcia opposta, anche a causa dell’elevata velocità, andando a sbattere contro la Ford guidata da un ottantacinquenne che restò ferito. Lombardo morì dopo alcune ore. 

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