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Per il CGA legittime le amministrative del 2012, respinto il ricorso dell'UDC

Viva soddisfazione è stata espressa dallo stesso Casà, l’unico a resistere in giudizio, e che in caso di parere opposto, avrebbe perso il seggio a vantaggio di un rappresentante dell’UDC.

Regolari e legittime le consultazioni amministrative del 2012 a Raffadali.

È quanto ha sentenziato il Consiglio di Giustizia Amministrativa in riferimento a un ricorso presentato da un cittadino raffadalese nei confronti del comune e del consigliere Salvatore Casà.

Viva soddisfazione è stata espressa dallo stesso Casà, l’unico a resistere in giudizio, e che in caso di parere opposto, avrebbe perso il seggio a vantaggio di un rappresentante dell’UDC.

Accogliendo le tesi difensive dell’avvocato Francesco Buscaglia, legale di fiducia di Casà, il CGA ha confermato la precedente sentenza del Tar Sicilia che aveva già escluso categoricamente qualunque irregolarità e convalidato la piena legittimità delle elezioni, peraltro ampiamente avvalorata dalle due verificazioni compiute dalla Prefettura di Agrigento.

Il Cga ritenendo infondate le tesi del ricorrente, ha così definitivamente accertato che l’elezione non è stata viziata né dalle presunte irregolarità nella sottoscrizione delle liste, né dalle ipotesi di “schede ballerine” paventate nel ricorso.

E in particolare ha statuito che “la tesi dell’odierno appellante poggia sull’assunto che il numero delle schede scrutinate, pari al numero dei votanti, debba corrispondere con la somma delle schede bianche, nulle, contenenti il solo voto per il sindaco e contenenti i voti per le liste.

Ma tali tipologie di schede, le uniche considerate nei riquadri del prospetto riepilogativo, non esauriscono tutte le ipotesi e combinazioni di voto possibili, come dettagliatamente argomentato nella sentenza di primo grado.

Condividendone la conclusione che il solo dato numerico che deve necessariamente corrispondere è quello tra schede scrutinate e numero dei votanti.

Soddisfatto il consigliere Casà che ha così commentato:

“La sentenza del CGA non soltanto ripaga me e i miei collaboratori della fiducia che da sempre ripongo nelle istituzioni e nella magistratura, ma altresì gratifica l’intero consiglio comunale che ho l’onore di rappresentare.

Auspico – conclude Casà – che la sentenza possa costituire un esempio a beneficio di quella classe politica che, sempre più disorientata, ha perso di vista i valori propri del confronto in ambito politico e della dialettica costruttiva che, ancorché serrati, non possono perdere di vista gli interessi della comunità amministrata”.

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