Un calcio al razzismo, sport e cultura nella giornata del rifugiato
Minorenni stranieri non accompagnati, ospiti stranieri e tanti italiani tutti insieme per una manifestazione contro il razzismo e a favore dell'inclusione
Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo della redazione di Agrigento Notizie
In occasione della terza edizione del Memorial Filippo Tarallo e del Torneo Young dedicato ai due Giuseppe Curaba, in concomitanza con la Giornata Mondiale del Rifugiato, presso la struttura Criscenti di c/da Manaresi si è dato il via con la cerimonia di apertura, per la prima volta, al progetto “Un calcio al razzismo” che ha visto coinvolti in un torneo di calcio a 5, i minori stranieri non accompagnati accolti dal progetto SPRAR msna del Comune di Raffadali e del Comune di Agrigento gestiti dalla “Coop Soc. Sanitaria Delfino”, i minori stranieri non accompagnati accolti dalla Comunità “Mediterraneo Friends”, gli ospiti stranieri del progetto SPRAR ord. Acuarinto Santa Elisabetta e Raffadali e adolescenti italiani del medesimo territorio iscritti all’Associazione sportiva dilettantistica “Le Colonie”.
Consapevoli che il calcio spesso porta con sé critiche, violenze, competizione eccessiva, scarsa capacità educativa, il “calcio sociale” rappresenta un innovativo modo di intendere il calcio, trasformandolo in un’occasione di integrazione ed educazione: è il modello di uno stile di vita improntato ai valori dell’accoglienza e della cooperazione, affinché lo sport possa favorire l’integrazione sociale dei giovani rifugiati e richiedenti asilo.
Il “diverso” per lingua, paese di provenienza, cultura, colore della pelle, spesso spaventa, intimorisce; la reazione talvolta è la difesa, ma con il presente progetto, le scriventi cooperative, hanno voluto avviare ancor di più quel processo di sensibilizzazione che possa porre fine agli episodi di razzismo nei quali a volte sono coinvolti gli stranieri accolti, attraverso la comprensione dell’Altro e la valorizzazione dell’alterità.
L’obiettivo è stato quello di andare “oltre” la visione etichettante socialmente diffusa, a favore di una nuova prospettiva che abbia come unica “lente” osservativa l’uguaglianza umana, consentendo a chi ha partecipato e chi parteciperà nei successivi tornei, di porre attenzione ai vari passaggi che riguardano ogni singolo migrante, dal “ciò che ero”, al “ciò che sono” al “ciò che desidero diventare ed essere”; dal passato, al “qui ed ora”, al progetto futuro; da soggetto svantaggiato a protagonista attivo della propria vita.
A tal proposito il minore straniero ISRAEL ha voluto raccontare la sua esperienza, vissuta nel suo nel suo paese, il perché è fuggito, il deserto, il mare, la fame, le violenze subite e finalmente l’arrivo e l’accoglienza ricevuta nella nostra terra.
E’ stato anche proiettato un video che ha visto come protagonisti i beneficiari della Coop. Soc. Sanitaria Delfino accolti presso lo SPRAR di Raffadali, anche loro hanno raccontato le proprie emozioni, i propri desideri, i propri vissuti; un resoconto di viaggi di speranza.
Si è voluto riflettere su come sia difficile imparare una nuova lingua quando non si hai mai frequentato nessuna scuola, quanto è difficile affidarsi ad estranei, provare a comprendere le regole di quel paese tanto ospitale e trovare conforto nonostante la solitudine.
Soli, senza riferimenti, senza una lingua, senza certezze, si ha solo il coraggio e la speranza che qualcuno ti aiuti ad ottenere quegli strumenti necessari all’integrazione.
Tante le paure: essere considerati nessuno, un numero, un braccialetto identificativo, uno tra tanti.
I documenti, l’apprendimento della lingua italiana, la possibilità di ricevere cure sanitarie, sono fattori che stanno alla base dei nostri beneficiari. Nessuna pretesa, nessuna minaccia.
Quindi è necessario pensare non soltanto a cosa questi ragazzi stranieri “prendono” da questo paese ma a cosa questi ragazzi lasciano per migliorare la loro vita.
Si ringrazia l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Le colonie” per averci dato la possibilità di partecipare a questo evento attraverso l’importante tematica della lotta contro il razzismo, si ringrazia altresì, il Sindaco Cuffaro e l’assessore dello SPRAR Galvano Salvatore del Comune di Raffadali per aver omaggiato delle targhe ricordo in onore alla Giornata mondiale del rifugiato.