Calcio, per il Raffadali il derby con l'Aragona da vincere

È un Raffadali estremamente stizzito, quello che si appresta a disputare un importantissimo derby contro l’Aragona.

Gli ultimi risultati non positivi e inattesi, ci riferiamo ai due pareggi consecutivi casalinghi, che hanno fatto perdere la testa della classifica, a beneficio della Folgore, sono stati mal digeriti da tutto l’ambiente.

Nessuno parla di crisi, anche perché sarebbe ingiusto e ingeneroso nei confronti della squadra di Falsone che, è bene ricordarlo, rimane l’unica formazione imbattuta del torneo.

Paradossalmente, aver perso il titolo di capolista potrebbe far bene ai gialloverdi, che potrebbero giocare più sciolti e con meno pressioni addosso.

La squadra è in salute e ha tanta voglia di giocare bene e fare risultato pieno.

Già giovedì, nell’amichevole contro l’Akragas finita 3-3, Cipolla e compagni hanno mostrato questo desiderio di cancellare le opache prestazioni delle ultime giornate.

E per fare questo non c’è meglio che una convincente vittoria contro un’Aragona, ampiamente alla portata della squadra gialloverde.

Per qualcuno non sarà una gara come le altre, oltre ad essere un derby, sarà qualcosa di più per Tarantino e Ferrante, da pochi giorni in maglia gialloverde, ma fino a poche settimane addietro nelle file dell’Aragona.

Sarà un derby speciale anche per il tecnico dell’Aragona Pino La Bianca che dieci anni addietro sedeva sulla panchina del Raffadali.

Discorsi da vigilia perché, come sempre, dopo il fischio di inizio, l’unica cosa che conterà sarà il risultato e i tre punti.

A proposito di fischio, a dirigere l’incontro sarà il nisseno Francesco Cusumano, assistito dagli agrigentini Balletti e Ognibene.