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Giovedì, 18 Aprile 2024
Raffadali Raffadali / Via Nazionale

I paracadutisti della Folgore a Raffadali per commemorare Nicola Casà

Presenti alla cerimonia diverse autorità civili, militari e religiose e il comandante del 185° Reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi "Folgore", Maurizio Fronda.

Si è svolta stamani a Raffadali, una cerimonia in memoria dei caduti del 185° Rgt R.A.O. “Folgore” e in particolare del parà raffadalese Nicola Casà.

Lo sfortunato giovane militare perito in un incidente nei pressi di Tarquinia, esattamente cinque anni addietro, alla vigilia della sua partenza per una missione di pace.

Il suo paese: Raffadali, ha voluto rendergli ancora onore, assieme a tutte le autorità militari, civili e religiose e ai familiari di Nicola.

In piazza Europa, dopo l’adunata presso il monumento dei caduti si è svolto l’alzabandiera e il sindaco Silvio Cuffaro ha deposto una corona ai piedi del monumento.

C’è stata poi la santa messa in chiesa Madre da dove è partito il corteo che si è concluso nella piazza sottostante la villa Saetta e Livatino, che è stata intitolata ai caduti del 185° Rgt R.A.O. Folgore, ai quali è dedicata la lapide con il fregio in marmo, scoperta ieri.

Tutti hanno espresso il rammarico di non aver potuto dedicare la piazza a Nicola Casà, poichè la legge prevede che debbano trascorrere almeno dieci anni, prima di poter intitolare una via o una piazza a qualcuno.

 “È grazie a ragazzi come Nicola – ha detto il sindaco Cuffaro nel suo discorso – che credono nei valori più alti, come ad esempio la patria, che noi possiamo vivere in pace la nostra vita. Nicola deve essere additato come esempio per tutti i ragazzi di oggi".

A rendere onore a Nicola oltre a tanti rappresentanti delle associazioni paracadutisti d’Italia, è venuto a Raffadali il comandante del 185° RRAO Folgore, il colonnello Maurizio Fronda.

“Il nostro reggimento ricognizione acquisizione obiettivi – ha spiegato il colonnello – è un corpo speciale, chiamato a compiti difficili e pericolosi e per entrare a farne parte occorrono anni di durissimo addestramento che mettono a dura prova il fisico e la mente di ogni aspirante.

Non tutti ce la fanno, Nicola Casà era uno di quelli che ci era riuscito ed era risultato il primo del suo corso. Di questo, voi tutti, familiari e amici di Nicola, dovrete andarne fieri.

Vi faccio una promessa: fra cinque anni saremo di nuovo qui per onorare ancora Nicola e intitolare a lui questa piazza o qualche altro luogo della sua città"

Commemorazione Nicola Casà

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