Il Mizzica Film Festival passerà in estate da Raffadali
Si tratta di un festival itinerante, piuttosto originale, che vuole rappresentare una festa, un evento che possa essere motivo di confronto e di scambio culturale e tecnico tra film-maker.
Farà tappa anche a Raffadali, il prossimo 26 luglio, il Mizzica Film Festival che si propone di ricercare, valorizzare e promuovere prodotti audiovisivi e cinematografici.
Si tratta di un festival itinerante, piuttosto originale, che vuole rappresentare una festa, un evento che possa essere motivo di confronto e di scambio culturale e tecnico tra film-maker.
Il festival è suddiviso in tre sezioni, dal tema libero: cortometraggi (durata massima 20 minuti), videoclip (durata massima 7 minuti) e documentari (durata massima 40 minuti).
A curare la logistica e l’organizzazione della tappa raffadalese del festival sarà l’artista e chitarrista raffadalese, Riky Ragusa che ben si confà allo spirito e ai principi ispiratori del festival stesso.
“La tappa raffadalese del MizzicaFilm Festival – ci ha detto Riky Ragusa – sarà ospitata in una location del tutto inusuale.
Si tratta di un’antica area agricola dove tanti anni addietro si pestava il grano all’aperto e che io ho trasformato in una sorta di teatro all’aperto, molto grezzo e, volutamente, abbastanza spartano.
Nell’imminenza della manifestazione doteremo il sito di sedie, teloni e tutto quanto necessario alla riuscita dell’evento.
Il teatro si trova a pochi chilometri da Raffadali, lungo la strada che conduce a Siculiana ed è stato battezzato “Don Michè”, perché si tratta di un terreno appartenuto a un mio parente, don Michele, appunto.
La tappa del MizzicaFilm Festival – ci ha spiegato ancora Ragusa – sarà uno degli eventi che, è mia intenzione, cercheremo di organizzare in questa area teatro.
Si tratta di un progetto artistico-agricolo, assolutamente innovativo che spero incontri il favore di quanti vorranno condividere i principi che ispirano la nostra proposta.
Ci saranno degustazioni di prodotti tipici della nostra terra e cercheremo di valorizzare le antiche sementi, dando particolarmente spazio a quelle antitumorali, il tutto inserito in un più ampio discorso di cultura dell’alimentazione e riscoperta dei nostri antichi alimenti.
L’area teatro – ha aggiunto Riky Ragusa – sarà anche uno spazio libero riservato ad artisti, gruppi musicali, poeti e quanti vorranno dare sfogo al loro istinto artistico, che non trovano spazi a loro congeniali e che al teatro “Don Michè” potranno sentirsi a casa, perché in sintonia con gente che condivide le stesse passioni e i medesimi interessi.
Invito dunque tutti – ha concluso Ragusa – all’evento del 26 luglio, dove anche opere fuori concorso potranno essere proposte dai vari artisti, ma a tutti gli altri eventi che organizzeremo al teatro Don Michè, durante tutta la prossima estate”