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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Duro attacco del segretario del PD, Filippo Plano, alla gestione della sanità in Sicilia

Il segretario sezionale del partito democratico, in una lettera pubblica, denuncia lo stato attuale della sanità siciliana e auspica che il prossimo governatore della Sicilia abbia il coraggio di cambiare rotta

Questa la lettera del segretario Filippo Plano:

"Carissime amiche ed amici, continuerò questa battaglia che per fortuna non sta restando isolato, il mio partito ha finalmente deciso di fare delle battaglie serie senza guardare in faccia a nessuno, ma solo nell'interesse del cittadino.

Continuerò a sostenere che la sanità deve restare pubblica, che la sanità è una spesa sociale necessaria, che va gestita per garantire le cure idonee agli ammalati, cittadini titolari di diritti e non trattati come delle pratiche burocratiche. La mancanza di rispetto per gli ammalati non è né ammissibile, né accettabile.

I casi di mala sanità in Sicilia sono innumerevoli, anche se poche conquistano le pagine dei giornale e delle tv.

La regione Sicilia che ha potestà sulla sanità deve trovare il coraggio è la dignità di rivoltarla come un calzino. La sanità non può essere gestita come un'azienda che deve produrre utili a fine anno, che deve ridurre la spesa, nella cura e nella prevenzione. Non deve essere più un carrozzone mangia soldi, fonte di voti e clientela.

Chi come me e tanti altri, purtroppo combatte contro il cancro o altre malattie gravi, vive sulla sua pelle questa inefficacia e mancanza di professionalità, diventare dei miserabili che chiedo l'elemosina della cure. Un medico preparato, disponibile, comprensivo, un alleato contro il male.

Aspettare per mesi l'esito di un esame istologico significa mettere a repentaglio la vita di una persona, il cancro è rock, la medicina Sicilia è lenta. Non voglio tediarvi con la mia esperienza personale e di tante persone a me  vicine.

È la politica corrotta cosa fa, cerca di calare i propri uomini nella gestione delle ASP e non per migliorare i servizi ai cittadini, ma per lucrare in favori (diritti) da elargire ai propri amici.

Come dice un motto siciliano "cumannari è meglio di f...." L'uomo posto al comando con le spalle coperte, utilizza il suo ruolo per gestire principalmente il personale che deve diventare al servizio del capo, poi appalti, incarichi esterni di qualsiasi genere.

Del malato non interessa un tubo, questo non si lamenta, non parla, prega, non costituisce un gruppo che porta voti.

In questi giorni un politico affermava che ormai la tendenza in Sicilia sta cambiando, la gente non va più al nord, rimane in Sicilia perché si fida della sanità siciliana; gli rispondo che la gente non va via perché non ha soldi per pagarsi viaggi, alloggio, vitto, né la regione l'aiuta in questo.

La sanità non deve avere colore politico, ma solo efficienza, efficacia, cure giuste.

Voterò il prossimo governatore che assumerà come primo impegno da realizzare in poco tempo una gestione della sanità diversa, che abbia al centro il cittadino e non squallidi interessi politici e di business.

La vergogna del pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio, la scarsa professionalità diffusa, la dicono lunga sulla necessità di cambiare passo.

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