Covid-19, "Raffadali Cambia": "Serve un altro locale per i tamponi rapidi"
I consiglieri chiedono inoltre di essere inseriti nell'unità di crisi già creata
Emergenza Covid e crisi economica, i consiglieri comunali di opposizione di "Raffadali cambia" chiedono di essere inseriti nell'unità di crisi creata dal Comune.
In una nota firmata dai consiglieri Domenico Tuttolomondo, Salvatore Gazziano, Caterina Giglione, Salvatore Lombardo e Stella Vella, si chiede appunto di poter collaborare per fornire un "supporto di consultazione tecnica per il coordinamento delle attività a beneficio diretto della cittadinanza e della macchina amministrativa comunale, per la programmazione e la configurazione dei provvedimenti idonei ad adeguarsi all'evolversi del quadro relativo all'emergenza Covid-19".
Il comitato, a parere dei consiglieri, deve "dare voce al comparto produttivo e commerciale del nostro territorio, settore in forte sofferenza e riservarsi di integrare in base agli sviluppi futuri, con altre figure tecniche specializzate necessarie".
Tra le prime richieste già avanzate dai consiglieri, l’individuazione di locali per effettuare i tamponi istantanei "in una zona meno centrale e più defilata, per evitare quanto più possibile assembramenti e occasioni di contagio, fra i cittadini in fila e i cittadini fruitori della farmacia e di altri attività commerciali insite nel circondario".