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Aggressione al 16enne tunisino, il sindaco: "Inviteremo i ragazzi della comunità a cena"

Cuffaro: "Non ci sono mai stati problemi. Abbiamo messo a disposizione tutti i beni del Comune per offrire la possibilità agli stranieri d’avere momenti di svago, momenti di convivenza civile"

“Raffadali non si è mai girata dall’altra parte. Abbiamo diversi progetti Sprar e abbiamo favorito, con una convenzione, anche l’avvio di identici progetti nella vicina Joppolo Giancaxio. Abbiamo comunità d’accoglienza per minori stranieri non accompagnati e non ci sono mai stati problemi. Abbiamo messo a disposizione tutti i beni del Comune per offrire la possibilità agli stranieri d’avere momenti di svago, momenti di convivenza civile. Siamo dispiaciuti per quanto è accaduto ad Ahmed e l’idea, che si concretizzerà nei prossimi giorni, è quella di invitare tutti gli ospiti della comunità a cena. Esattamente come si fa fra amici”. Lo ha detto il sindaco di Raffadali Silvio Cuffaro. 

Ahmed è il tunisino sedicenne è stato aggredito, al grido "Ora te ne puoi tornare al tuo paese", da un cinquantenne di Raffadali.  Nessun dubbio, per i responsabili della comunità, proprio per la frase pronunciata, sul fatto che sia stata un’aggressione razzista. Il sedicenne tunisino, domenica pomeriggio, è stato colpito prima con una sportellata e poi con calci e pugni. L'adolescente tunisino ha riportato una contusione ad un testicolo ed escoriazioni ad un ginocchio, giudicati guaribili in 5 giorni dai medici del pronto soccorso dell'ospedale "San Giovanni di Dio" di Agrigento. 

I responsabili della comunità "La mano di Francesco" di Raffadali hanno formalizzato, ieri mattina, alla stazione dei carabinieri del paese la denuncia per quanto è accaduto ad Ahmed. “Conosco il compaesano che ha aggredito il giovane tunisino – ha spiegato, sempre ieri, il sindaco di Raffadali: Silvio Cuffaro - . Sta vivendo un momento di difficoltà. E’ nervoso con tutti e non solo con gli extracomunitari. Sono registrati da parte sua, da quello che so io, comportamenti scorretti anche nei confronti di molti concittadini. E’ una persona difficile che sta vivendo un momento particolare e va aiutato. Proprio per questo motivo ho già allertato i Servizi sociali del Comune affinché venga individuata la strada migliore per tendergli una mano d’aiuto”. 

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