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Punti nascita: Arnone: "Chiederò un incontro al direttore dell'Asp"

Intervento del vice sindaco di Licata a nome dell'amministrazione comunale

Intervento del vice sindaco di Licata, Giuseppe Arnone, a nome dell'amministrazione comunale sulla chiusura dei 28 punti nascita, dal primo ottobre 2012, in Sicilia e in particolar modo per il nosocomio licatese.

"A parte che la battaglia dei licatesi e della Giunta è stata alla luce del sole - ha dichiarato - con dei presìdi e raccolte di firme che hanno portato a una proroga e la sospensione in commissione sanità del decreto Russo. Con la pubblicazione del decreto Russo in Gazzetta giorno 5 gennaio e la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti l'anno, abbiamo una precisa azione del Governo Lombardo a razionalizzare la spesa sanitaria, e voglio ricordare a qualche 'Tremonti locale' che tutto ciò è la conseguenza di una serie di direttive comunitarie e di un decreto ministeriale sulla base del nuovo piano sanitario nazionale che prevede, nel resto di Italia, la chiusura di punti nascita con meno di mille parti l'anno, anche se la posizione geografica e le esigenze di una comunità non possono essere tagliati solo da un punto di vista numerico, perchè Licata è distante sia da Agrigento sia da Gela. Comunque il Decreto prevede che ci sia la possibilità, da parte dei direttori generali dell'Asp di appartenenza, che avranno il compito di  monitorare l'attività degli ospedali fino al 30 giugno per proporre eventuali deroghe per particolari ed eccezionali motivazioni, ecco perchè ho richiesto un incontro urgente con il manager dell'Asp 1 di Agrigento, Salvatore Messina. Ribadisco che l'impegno mio come assessore alla Salute di Licata continua e tutte le strade percorribili saranno praticate, come ho fatto finora, assieme i comitati civici, i sindacati e il personale ospedaliero, quindi a qualcuno voglio ricordare un frase latina sempre attuale" conclude Arnone.

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