La Regione approva piano di zona per Licata e Palma di Montechiaro
Il piano è composto di due progetti. Il primo progetto è rivolto al sostegno alla famiglia. L'altro, invece, concerne la realizzazione di due centri di aggregazione per minori
Il piano è composto di due progetti. Il primo progetto è rivolto al sostegno alla famiglia. L'altro, invece, concerne la realizzazione di due centri di aggregazione per minori
Tre persone di nazionalità rumena fermate dai carabinieri. Altre due, dopo un lungo inseguimento terminato a Palma di Montechiaro, sono fuggite per le campagne. Recuperati 500 metri di cavi in rame
Domenico Mancuso, 40 anni, di Palma di Montechiaro ma residente da alcuni mesi a Camastra, è stato ferito a colpi di arma da fuoco (probabilmente un'arma corta). Si trova ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Canicattì. Era stato condannato per estorsione, armi e tentato omicidio
L'origine dei dissapori risalirebbe a molti anni fa, quando la vittima dell'agguato scappò con la figlia di Luigi Bracco per compiere la classica "fuitina". Cammarata non si sarebbe poi presentato il giorno del matrimonio. Da qui l'odio e le liti continue, fino alla sparatoria e agli arresti
Pasquale Amato parla ad AgrigentoNotizie: "Orgoglioso delle parole pronunciate dal capo della Squadra Mobile. Adesso lo Stato ci sia vicino: non è possibile condividere un paese con la mafia"
Il commissario capo Giovanni Minardi parla in seguito all'arresto di due persone per tentato omicidio: "Abbiamo registrato una significativa collaborazione in relazione alle persone coinvolte nei fatti"
Un contributo fondamentale alle indagini lo hanno dato le testimonianze delle persone che hanno assistito agli agguati. In manette sono finiti Luigi e Giuseppe Bracco, padre e figlio di 59 e 31 anni, rispettivamente suocero e cognato di Epifanio Cammarata
Le ricerche di Luigi Sanfilippo sono state affidate ai volontari della Protezione civile, a quelli della Croce Rossa Italiana di Agrigento, oltre che ai carabinieri e alle altre forze dell'ordine, coordinate dalla Prefettura di Agrigento
Popolo 5 Stelle, ecologisti, comitati e semplici cittadini assieme per dire no alle ricerche petrolifere. Ieri mattina, a Licata, è andata in scena la mobilitazione nazionale contro le trivelle, che il decreto Sblocca Italia di Renzi rischia di mettere in azione un po’ ovunque. La manifestazione, una sorta di “chiamata alle armi” in difesa dell’ambiente, è partita da piazzale del Carmine per arrivare a piazza Attilio Regolo, dove i portavoce nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle hanno tenuto un’agorà (Servizio Video Press Office)
Un 24enne di Licata è stato fermato e perquisito dalla Polizia stradale di Agrigento mentre stava circolando alla guida di un furgone lungo il viale Leonardo Sciascia, a Villaggio Mosè