"Truffe su acquisti online", 33 i raggiri accertati: un arrestato ed altri sei nei guai
Secondo quanto emerge dall'inchiesta denominata "Pacchi.it", il gruppo avrebbe messo in vendita auto e moto, avrebbero intascato la caparra e poi sarebbero spariti
Truffavano ignari acquirenti con false vendite su siti web. Adesso la presunta "banda" è stata scoperta dai carabinieri di Licata nel corso dell'inchiesta chiamata "Pacchi.it". Una persona è finita agli arresti domiciliari, per tre sono scattati gli obblighi di dimora (di cui due per altrettante donne) e per altri tre, invece, gli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria (di cui uno per una donna).
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L'indagine - condotta sul campo dai carabinieri della stazione di Licata e da quelli del nucleo operativo e radiomobile della compagnia - è coordinata dal pm Alessandro Macaluso, oggi trasferito in altra sede, mentre le misure cautelari sono state chieste dal sostituto procuratore Federico Panichi e firmate dal gip Alfonso Malato. In manette ai domiciliari è finito Cristofaro Famà, licatese di 35 anni. Tutti dovranno rispondere, a vario titolo, delle ipotesi di reato di associazione per delinquere finalizzata alle truffe aggravate commesse su siti web di acquisti on line.
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