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Licata Licata

"Spedizione punitiva a sprangate", quattro imputati davanti al giudice

Sono accusati di tentato omicidio aggravato, rapina e violenza privata: la vittima picchiata selvaggiamente al volto con una spranga di ferro

Spedizione punitiva a sprangate al volto e in varie parti del corpo per vendicare una precedente aggressione: quattro rumeni da tempo residenti nell’Agrigentino scelgono di essere giudicati con il rito abbreviato. La strategia processuale, che prevede come condizione l’audizione degli stessi imputati e la produzione di alcuni documenti, è stata formalizzata questa mattina dai difensori, gli avvocati Angelo Benvenuto e Giuseppe Zucchetto.

Il pubblico ministero Federico Panichi ha chiesto un termine per depositare degli atti e il giudice dell’udienza preliminare Stefano Zammuto ha disposto un rinvio al 7 novembre. I quattro imputati sono tuttora in carcere sulla base di un’ordinanza cautelare emessa dal gip di Agrigento, Alfonso Malato. Si tratta di Joan Mindirigiu, 38 anni, residente a Ravanusa; Gheorghe Bodgan Tanase, 20 anni di Licata; Alin Dragos Rauta, 30 anni, di Grotte; e Iosif Dobrea, 37 anni, di Grotte.

Sono accusati di tentato omicidio, rapina e violenza privata. All’origine della violenta spedizione punitiva, avvenuta a Licata lo scorso 17 dicembre, ci sarebbe una precedente aggressione ai danni del fratello di Mindirigiu di cui era sospettato un connazionale. L'uomo sarebbe stato costretto ad andare allo scalo ferroviario e lì sarebbe stato brutalmente picchiato. 

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