rotate-mobile
Licata Licata

La mozione è passata: sfiduciato il sindaco Angelo Cambiano

E' durato oltre quattro ore il consiglio comunale fatto di tensioni, accuse e recriminazioni. Con 21 "sì" ed 8 "no", poi, è arrivato il verdetto dell'aula dell'Aquila nera

Le demolizioni a Licata-2

"Questa è una mozione di sfiducia che affosserà la città, che farà scappare gli investitori e che darà un messaggio alla nazione intera - ha detto, senza mezzi termini, Angelo Cambiano - perché questo sindaco viene sfiduciato perché ha adempiuto agli ordini della Procura della Repubblica". Ed è proprio quando Cambiano ha iniziato a parlare di demolizioni che il presidente del Consiglio lo ha, più volte, richiamato all'ordine del giorno: alla mozione di sfiducia. Ma Cambiano ha proseguito: "E' una mozione di sfiducia fasulla perché mandate a casa un sindaco per le demolizioni". L'atmosfera è, proprio a questo punto, che s'è fatta tesa. Anzi quasi elettrica.   

LEGGI ANCHE: Il sindaco risponde alla mozione di sfiducia: "Turismo e crescita economica"

Era il 15 giugno del 2015 quando Angelo Cambiano, appoggiato da tre liste civiche di Centrodestra, vinceva il ballottaggio per la carica a sindaco di Licata, imponendosi sull'altro candidato: Pino Galanti, sostenuto da Pd, Nuovo Centrodestra e liste civiche. I candidati a sindaco, inizialmente, erano 7.

Il 7 ottobre del 2015 anche Licata sottoscriveva il protocollo di intesa con la Procura di Agrigento per le demolizioni degli immobili abusivi già acquisiti al patrimonio del Comune. A fine ottobre del 2015 venne celebrata la gara d'appalto per circa 498 mila euro. Si parlava, allora, di circa 200 fabbricati da abbattere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La mozione è passata: sfiduciato il sindaco Angelo Cambiano

AgrigentoNotizie è in caricamento