Quattordici colpi per uccidere lo zio, verso la convalida del fermo
Nei prossimi giorni andranno avanti le analisi sulla pistola calibro 9, verranno valutati gli accertamenti tecnici già effettuati e verranno analizzati i reperti balistici, i vestiti e l'autovettura del giovane
L'inchiesta sul delitto di Mollarella sembra essere chiusa. Polizia e carabinieri, in meno di 12 ore, sono riusciti, infatti, a ricostruire l'intero contesto dell'omicidio, fermando, appunto, il diciannovenne che avrebbe collaborato alle indagini, facendo anche ritrovare l'arma - che a quanto pare non avrebbe potuto essere portata in giro, tant'è che è scattata la contestazione dell'ipotesi di reato di porto illegale di arma da fuoco - .
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Determinanti sono state le dichiarazioni di un testimone - messo alle strette, dagli investigatori, sulle contrapposizioni con altri racconti già acquisiti - che, ad un certo punto, è crollato ed ha raccontato tutto. E poi, appunto, vi sono le spontanee dichiarazioni rese dal presunto assassino. Un ragazzo che ha collaborato a pieno.