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Giovedì, 25 Aprile 2024
Licata Licata

Quattordici colpi per uccidere lo zio, verso la convalida del fermo

Nei prossimi giorni andranno avanti le analisi sulla pistola calibro 9, verranno valutati gli accertamenti tecnici già effettuati e verranno analizzati i reperti balistici, i vestiti e l'autovettura del giovane

L'inchiesta sul delitto di Mollarella sembra essere chiusa. Polizia e carabinieri, in meno di 12 ore, sono riusciti, infatti, a ricostruire l'intero contesto dell'omicidio, fermando, appunto, il diciannovenne che avrebbe collaborato alle indagini, facendo anche ritrovare l'arma - che a quanto pare non avrebbe potuto essere portata in giro, tant'è che è scattata la contestazione dell'ipotesi di reato di porto illegale di arma da fuoco - .

LEGGI ANCHE: L'inchiesta verso una svolta, c'è un sospettato 

Determinanti sono state le dichiarazioni di un testimone - messo alle strette, dagli investigatori, sulle contrapposizioni con altri racconti già acquisiti - che, ad un certo punto, è crollato ed ha raccontato tutto. E poi, appunto, vi sono le spontanee dichiarazioni rese dal presunto assassino. Un ragazzo che ha collaborato a pieno. 

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