"Rubata tutta l'acqua che viene immessa nell'acquedotto", Sos di Siciliacque

"Nel tratto compreso tra il territorio di Butera e quello di Licata, contrada Torre di Gaffe, i prelievi abusivi in taluni casi possono raggiungere la portata totalmente immessa in acquedotto. L'individuazione di questi allacci è piuttosto difficile in quanto l'utilizzo delle classiche tecniche di correlazione elettroacustiche sono state vanificate dalla chiusura immediata degli allacci ogni qualvolta viene avvistato nostro personale all'opera". Lo ha scritto Siciliacque, società di sovrambito, che ha chiesto l'intervento del Comune di Licata, dalla Prefettura e dell'Ati per stabilire una comune strategia di azione per debellare il fenomeno dei prelievi abusivi.

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E all'appello di Siciliacque si è aggiunto anche quello di Girgenti Acque. "Sembra - prosegue Siciliacque - che chi esegue questi atti delinquenziali conosce i nostri movimenti e con un sistema di vedette appostate in punti strategici esegue una chiusura immediata degli allacci, tramite valvole poste a distanza dalla nostra tubazione e quindi non controllabili".

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Siciliacque, nel corso del tempo, è riuscita, comunque, a trovare questi allacci. Adesso, però, qualcosa sembra essere cambiato e non si riesce più ad ottenere risultati apprezzabili. "Il problema dei furti - ha scritto chiaramente la società di sovrambito che ha chiesto l'intervento dell'Ati affinché chieda l'intervento del prefetto Nicola Diomede - rappresenta una distorsione di risorse".

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