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Licata, il cardinale Montenegro prega con gli amministratori e i commercianti

L'arcivescovo metropolita di Agrigento è arrivato in città poco dopo le 18 ed ha recitato, nell'aula consiliare, il Padre Nostro. Intanto domani arriveranno 30 forestali

Poco dopo le 18 di oggi il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo metropolita di Agrigento, è arrivato in municipio a Licata. Prima ha avuto un breve confronto con il sindaco Angelo Cambiano e gli assessori della giunta, poi è entrato nell'aula consiliare dove stavano per avere inizio i lavori del consiglio comunale straordinario, aperto, convocato dal presidente Carmelinda Callea. Monsignor Montenegro ha recitato il Padre Nostro insieme ai consiglieri e ad un nutrito numero di commercianti colpiti dal nubifragio di sabato scorso. 

Intanto Antonello Cracolici, assessore regionale all'Agricoltura, ha annunciato che domani invierà "a Licata un presidio di 30 forestali per aiutare la città colpita dal nubifragio". “Gli operai forestali si uniranno - ha concluso Cracolici - alle squadre di intervento che sono già sul posto e forniranno all’amministrazione comunale tutto l’aiuto necessario”.

Nel pomeriggio era arrivato Rosario Crocetta, presidente della Regione, che si era confrontato con il sindaco Angelo Cambiano.

“I 30 milioni di euro che abbiamo deciso di stanziare per Licata saranno disponibili subito, contiamo di aprire i cantieri nel giro di pochi mesi”.

Lo ha detto Rosario Crocetta, governatore della Sicilia, non appena arrivato a Licata, per rendersi conto della situazione dopo il nubifragio di sabato scorso che ha messo in ginocchio la città.

“La mia visita – ha aggiunto Crocetta – serve proprio ad avere un quadro completo della situazione, a verificare di persona i danni subiti da questo centro al quale, come tutti sanno, io sono da sempre affezionato”.

A ricevere Crocetta al Comune è stato il sindaco Angelo Cambiano e con lui gli assessori, il presidente del consiglio comunale Carmelinda Callea ed alcuni consiglieri. C’erano anche alcuni dei numerosissimi commercianti che il nubifragio ha letteralmente fatto finire sul lastrico. “Ringrazio il presidente Crocetta – sono le parole di Angelo Cambiano – per la vicinanza dimostrata alla città. Questa è una terra messa in ginocchio dal maltempo dei giorni scorsi. Qui 166 millimetri di pioggia caduti in tre ore hanno distrutto il tessuto sociale. Paghiamo il fatto che non c’è un adeguato sistema di raccolta delle acque piovane. Eppure sono state realizzate, negli scorsi decenni, opere colossali che i cittadini licatesi continuano a pagare ancora oggi”.

Nell’aula consiliare del Comune, nel corso di un breve incontro con i cittadini, che ha preceduto il sopralluogo nelle zone maggiormente colpite, Rosario Crocetta ha spiegato la “ricetta” della Regione per affrontare il caso Licata. “Come sapete – ha aggiunto il governatore – stiamo lavorando alla “Legge per Licata” da prima del nubifragio di sabato. In questo caso riteniamo che per intervenire non sia necessaria alcuna legge, non ci sarà un passaggio dall’aula. Basterà, infatti, che il governo nazionale e quello regionale dichiarino lo stato di emergenza per questo territorio. Mi sono già confrontato con Foti, capo del dipartimento regionale della Protezione Civile, e con l’assessore al Territorio ed Ambiente, Croce, ed è stato stabilito che all’Ufficio Tecnico del Comune verrà chiesta una qualificata stima dei danni. Finora Licata non ha avuto niente. La politica ha sempre pensato ad altro, è il caso di finirla. La nostra attenzione per il territorio è massima”.

Rispondendo al consigliere comunale Piera Di Franco, che chiedeva un “cronoprogramma degli interventi”, Crocetta ha aggiunto che “nel giro di una settimana, fatte tutte le verifiche del caso, sapremo in che maniera muoverci, ed in pochi mesi saranno aperti i cantieri”.

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“Non servono passerelle di Renzi e Crocetta, bisogna agire. Licata oggi è l'emblema di una Sicilia che frana e che crolla. Licata paga anni di incuria, di abusivismo e di grida di allarme inascoltate o sottovalutate. Al sindaco Cambiano tutta la mia solidarietà".

A dirlo è il deputato della Lega dei Popoli - Noi con Salvini Alessandro Pagano, responsabile Sicilia occidentale. "Vigileremo perché le promesse di Crocetta non rimangano le solite chiacchiere, ma soprattutto sollecitiamo per l'ennesima volta il governo regionale e quello nazionale a fare presto. La scorsa settimana - aggiunge Pagano - sono stati annunciati in pompa magna oltre 900 milioni di euro per la Sicilia contro frane e alluvioni. Ma ancora ci sono da fare le assemblee con gli amministratori, con i tecnici, si devono illustrare le linee guida per la progettazione, poi le gare. E nel frattempo è già iniziata la stagione delle piogge”

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