Fiamme ad un portone e in un'auto, ennesima notte di fuoco a Licata
Qualcuno – senza essere visto, né tanto meno sentito – ha appiccato l'incendio alla porta di una palazzina. Quattro gli appartamenti nello stabile che sono occupati da pensionati, infermieri e disoccupati
Ancora fuoco. Non passa ormai giorno, a Licata, senza che non si registri un incendio. Due gli episodi registratisi nella notte fra lunedì e ieri: qualcuno ha appiccato le fiamme al portone di una palazzina e poi un incendio ha pesantemente danneggiato l’autovettura di un pensionato settantanovenne. Delle indagini – naturalmente differenti – si stanno già occupando i carabinieri della locale compagnia.
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In via Minghetti, qualcuno – senza essere visto, né tantomeno sentito – ha appiccato le fiamme al portone di una palazzina. Quattro gli appartamenti nello stabile, occupati da pensionati, infermieri e disoccupati. Chiaro il fatto che si sia trattato di un gesto intimidatorio. Da capire però quale avrebbe dovuto essere il “bersaglio”. I carabinieri, nel più fitto riserbo, hanno già avviato l’attività investigativa. Appare scontato – anche se non ci sono conferme istituzionali al riguardo – che tutti i residenti della palazzina verranno sentiti per cercare, naturalmente, di stabilire se qualcuno abbia o meno dei sospetti. Le fiamme sono state spente direttamente dagli abitanti della palazzina e non è stato necessario richiedere l’intervento dei vigili del fuoco. I danni, ieri mattina, stando a quanto ufficializzato dal comando provinciale dell’Arma di Agrigento, non sembravano essere ingenti. Era il gesto, inevitabilmente, che appariva inquietante. Quanto verificatosi nella notte fra lunedì e ieri è il terzo episodio di incendio portone che si registra, sempre a Licata, nel giro di pochissimo tempo. E anche sui due precedenti episodi, naturalmente, sono state aperte delle inchieste, avvolte nel più fitto riserbo investigativo.
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Da via Minghetti a via Soldato Gallo dove, sempre nella notte fra lunedì e ieri, è andata a fuoco la Fiat Panda di proprietà di un pensionato settantanovenne. In questo caso sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento cittadino e, idranti alla mano, hanno cercato di salvare il salvabile. Quando le fiamme sono state domate, pompieri e militari dell’Arma si sono occupati del sopralluogo di rito per cercare di stabilire cosa effettivamente avesse innescato la scintilla. Non sono state trovate tracce di liquido infiammabile, né taniche o bottiglie sospette. Elementi indispensabili per poter parlare, fin da subito, di una matrice dolosa. Le cause del rogo sono pertanto ancora in fase d’accertamento.