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Domenica, 11 Giugno 2023
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Il Fondo antico svela i tesori della biblioteca “Luigi Vitali”: libri stampati oltre 5 secoli fa

Si tratta dei primi esempi di stampa tipografica a caratteri mobili, chiamati convenzionalmente “incunaboli”. Il più antico risale al 1475

Sono complessivamente 18 (di uno non si hanno più tracce dagli anni 80’) e sono stati stampati tra il 1475 e il 1500. Si tratta dei “tesori” svelati dal Fondo antico, custoditi nella biblioteca comunale “Luigi Vitali”.

Rappresentano i primi esempi di stampa tipografica a caratteri mobili (chiamati convenzionalmente “Incunaboli”). Il più antico risale al 1475, realizzato ben 17 anni prima della scoperta dell’America e circa 20 anni dopo l’invenzione della stampa tipografica a caratteri mobili attribuita a Gutenberg che ha cambiato il corso della storia. Se ne conoscono soltanto 106 esemplari in tutto il mondo.

A darne notizia sulla propria pagina Facebook è stato proprio il Fondo librario antico del Comune.

“Sono 17 incunaboli, ma dovrebbero essere 18, in quanto del libro “Platonica Theologia de animarum”, stampato nel 1491, non si hanno più notizie dalla fine degli anni 80’: questo è quanto sostiene il Fondo. 

I volumi trattano principalmente argomenti filosofici, religiosi e letterari. Il più datato è lo “Scrutinium scripturarum” di Paolo da Santamaria, stampato a Mantova. 

“È un libro molto raro - sostiene il Fondo - e basti pensare che in tutto il mondo ne sono stati censiti appena 106 esemplari. Di questi nelle biblioteche europee se ne contano 88; 58 in quelle italiane ed appena 3 in Sicilia. Faceva parte del convento di San Francesco di Licata. È il libro più antico posseduto dalla nostra biblioteca. Un vero e proprio gioiello scampato, assieme agli altri 16 esemplari, all’ usura del tempo e all’incuria degli uomini”.

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