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La pericolosità del fiume Salso, vertice alla Regione: sì alla risagomatura dell'alveo e degli argini

Dalla prossima settimana la Protezione civile di Agrigento sarà in città per prendere visione di tutti i canaloni di gronda che si trovano all'interno del centro abitato

S'è tenuto, a palazzo d'Orleans che è la sede della Presidenza della Regione Sicilia, un incontro, voluto e presieduto dal governatore Musumeci, per affrontare e risolvere i problemi connessi alla pericolosità e al rischio geomorfologico ed idraulico del fiume Salso che attraversa e taglia in due Licata, dei canali di gronda e dall'assenza di opere complementari allo scolmatore. All'incontro hanno partecipato il commissario straordinario per il rischio idrogeologico Croce, il direttore generale della Protezione civile regionale Foti, il direttore generale dell'Ispettorato tecnico regionale Lizzio, il direttore del Genio civile di Agrigento  Alongi e il direttore della Protezione civile di Agrigento Costa.

La delegazione di Licata, capeggiata dal sindaco Giuseppe Galanti, era formata dagli assessori Pira e Ripellino, dai responsabili dei dipartimenti Lavori pubblici, Territorio ed Ambiente, Ferraro e Cambiano, dal consigliere comunale Iacona e dall'esperto del sindaco Salvatore Licata. L' incontro, volto all'individuazione delle azioni da porre in essere per eliminare la pericolosità e il rischio idrogeologico a carico del territorio e del centro abitato di Licata è stato positivo perchè si è deciso di intervenire a breve e medio termine. Sin dalla prossima settimana la Protezione civile di Agrigento sarà a Licata per prendere visione di tutti i canaloni di gronda, ubicati all'interno del centro abitato che recapitano le acque meteoriche nel Salso e avviare l'esecuzione dei  lavori di disostruzione e pulizia; prosecuzione e completamento dei lavori di pulizia e disostruzione da vegetazione e corpi estranei, di tutti gli altri canaloni del territorio che partono dalle colline e recapitano a mare e la cui ostruzione provoca allagamenti e danni e costituisce pericolo nel territorio della città.

Tornando ad occuparsi del fiume Salso è stato rappresentato il grande rischio che comporta lo stato in cui si trova attualmente a partire dalla foce, la cui disostruzione, però, è in corso da parte del Genio civile di Agrigento e che, per fortuna, è arrivata in maniera tempestiva proprio nell'imminenza della ondata di piena che si è verificata il 3 e il 4 di novembre, evitando così una sicura esondazione. Per rendere del tutto sicuro l'attraversamento delle acque del fiume Salso all'interno del territorio e del centro abitato di Licata, nel corso dell'incontro di ieri Palermo, è stato concordato di affidare ai tecnici del Comune la stesura di due progetti di massima per la risagomatura dell'alveo e degli argini dalla foce fino al venturimetro, (costo presunto dell'opera 10 milioni circa) e, il secondo per il completamento delle opere accessorie al venturimetro ed allo scolmatore. Questi due progetti, da inviare alla Regione, verranno resi esecutivi a cura della Protezione civile regionale e del Genio civile regionale e saranno oggetto di ulteriore approfondimento in un'apposita riunione che sarà indetta a breve dal presidente Musumeci. Quest'ultimo sarà un impegno a medio termine che contribuirà, in maniera definitiva, alla messa in sicurezza del Fiume Salso e della città di Licata e del suo Territorio e dei suoi abitanti. Al rientro da Palermo, il sindaco - evidentemente soddisfatto - ha voluto ringraziare pubblicamente il presidente della Regione Musumeci per l'attenzione posta e gli impegni assunti nei confronti della città.  
 

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