Si appropriano dai social dei dati delle carte di credito di padre e figlia e in 8 giorni spariscono 9.750 euro
Inspiegabile - verosimilmente frutto di scaltrezza informatica, da parte di criminali del web - quello che è accaduto al cinquantacinquenne che s'è presentato in commissariato ed ha disconosciuto tutte le operazioni
In una settimana si sono appropriati di 9.750 euro dalle carte di credito, intestata alla società, di un 55enne di Canicattì. Prelievi sono stati fatti anche sulla carta, sempre intestata alla stessa azienda, in uso alla figlia di 21 anni.
Delinquenti che sono riusciti ad agire dopo essersi appropriati dei dati delle carte di credito attraverso Facebook.
I prelievi, nello specifico, sono stati diversi: da un minimo di 520 euro fino ad un massimo di 1.135 euro. Numerosi sono stati però quelli da 750 euro.
Inspiegabile - verosimilmente frutto di scaltrezza informatica, da parte di criminali del web - quello che è accaduto al cinquantacinquenne canicattinese che s'è presentato in commissariato ed ha disconosciuto tutte le operazioni. I poliziotti hanno, naturalmente, avviato verifiche e riscontri anche perché la somma complessiva è veramente ingente: ben 9.750 euro. Il reato che si è configurato è quello di appropriazione indebita.
Non ci sono conferme istituzionali, ma verosimilmente i numeri delle carte di credito erano stati caricati sul profilo Facebook. E i delinquenti hanno avuto vita facile, anzi più che facile.