Festa del 25 aprile in piazza Progresso, il Pd donerà 150 piantine di petunia al Comune
L’ufficio che si occupa verde pubblico potrà sistemare dove riterrà più utile, con l’obiettivo di abbellire un quartiere o una via della città
Domani, 25 aprile, festa della Liberazione il Partito democratico di Licata parteciperà alle manifestazioni in programma dalle 10 in poi in piazza Progresso con una propria delegazione e, per l’occasione o, onorerà la memoria dei partigiani licatesi donando al Comune.150 piantine di petunia che l’ufficio al verde pubblico potrà sistemare dove riterrà più utile, con l’obiettivo di abbellire un quartiere o una via della città
“Abbiamo pensato - dicono dal coordinamento cittadino del partito - di sostituire la deposizione della corona di alloro, che ogni anno facciamo presso il monumento del partigiano Raimondo Saverino, con un gesto non solo simbolico ma di cura della nostra città.
Come hanno dimostrato le vite dei nostri concittadini partigiani, Saverino, Di Paola, Mantia, Gueli e Cassaro, la resistenza è fatta di scelte e atti concreti finalizzati alla conquista, alla cura e alla difesa della libertà.
Il nostro gesto non solo vuole restituire uno spicchio di decoro a questa città, ma soprattutto vuole fare memoria, vuole ricordare i nostri concittadini partigiani morti mentre lottavano per riconquistare la libertà dell’Italia, proprio mentre assistiamo a tentativi di revisionismo storico e di revanscismo da parte della destra, che oggi governa e riveste le più alte cariche istituzionali dello Stato, sui fatti e i valori della resistenza.
Il 25 aprile è la festa della liberazione, la festa di tutti gli italiani, la festa che riconosce l’antifascismo come valore fondativo della nostra costituzione e democrazia, per questo motivo va denunciato con forza ogni tentativo di delegittimazione dell’antifascismo.
Pertanto, invitiamo tutti i cittadini e le forze politiche locali autenticamente democratiche e antifasciste a presenziare alle celebrazioni del 25 aprile ricordando la frase che Vittorio Foa disse ad un senatore fascista: “Se aveste vinto voi, io sarei ancora in prigione. Siccome abbiamo vinto noi, tu sei senatore”.