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Sabato, 20 Aprile 2024
Canicatti Canicattì

"Trasferimento illegittimo di dipendente", rinviati a giudizio sindaco e predecessore

Il gup manda a processo Ettore Di Ventura e Vincenzo Corbo, sono accusati di abuso di ufficio

Abuso di ufficio perché, avallando il trasferimento di una dipendente, le avrebbero consentito di guadagnare un maggiore stipendio non dovuto costringendo una collega a un maggiore carico di lavoro nello stesso ufficio con la stessa retribuzione. Il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, e il suo predecessore Vincenzo Corbo finiscono a processo. A decidere il rinvio a giudizio, accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto Salvatore Vella, è stato il giudice dell’udienza preliminare Luisa Turco.

La prima udienza del dibattimento a carico di Di Ventura e Corbo, difesi dagli avvocati Raffaele Barra e Calogero Meli, è stata fissata per il 22 gennaio davanti ai giudici della seconda sezione penale presieduta da Wilma Angela Mazzara. 

Nel mirino degli inquirenti due nulla osta firmati il 19 novembre del 2014 da Corbo e il 20 ottobre di due anni dopo da Di Ventura che, nel frattempo, ha vinto le elezioni amministrative prendendo il suo posto e diventando sindaco. I due amministratori hanno dato il via libera, ritenuto illegittimo, al trasferimento di una dipendente, con la qualifica di “funzionario avvocato” all’azienda “Ospedali riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo” per due annualità. In questo modo avrebbero procurato alla dipendente “un ingiusto vantaggio patrimoniale” dovuto allo stipendio superiore e un “danno ingiusto” alla dipendente che restò nell’ufficio del Comune dovendosi sobbarcare un maggiore carico di lavoro.

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