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Rapine in banca e al distributore di benzina, dopo 15 anni neppure un'udienza

Il dibattimento a carico di due imputati, accusati di avere messo a segno quattro colpi nel 2004, resta fermo al palo per problemi nell'individuazione di un nuovo collegio

Falsa partenza dopo quindici anni dai fatti. Non inizia il processo, a distanza di sette mesi dai rinvii a giudizio, decisi dal giudice dell’udienza preliminare Alessandra Vella. Ieri mattina il presidente della prima sezione penale Alfonso Malato ha rinviato l’apertura del dibattimento al 14 marzo dopo essersi dichiarato incompatibile, in quanto ha già trattato il procedimento nella fase delle indagini preliminari.

Il 14 marzo si torna in aula e nel frattempo si tenterà di individuare un collegio davanti al quale si possa celebrare il processo. Sul banco degli imputati i due presunti responsabili di quattro rapine, ai danni di distributori di benzina e banca. Si tratta dei canicattinesi Diego Cutaia, 35 anni, e Lorenzo Licalzi, 32. I due, difesi dagli avvocati Gero Lo Giudice e Angela Porcello, sono accusati di avere messo a segno quattro assalti commessi fra il novembre del 2004 e il febbraio successivo.

Cutaia, armato di pistola, avrebbe rapinato un distributore di benzina di Canicattì e una banca di Camastra ottenendo un bottino complessivo di 17 mila euro. Li Calzi, sempre con una pistola, avrebbe rapinato due distributori di benzina di Canicattì e Naro e in quest’ultimo caso l’addetto al distributore fu colpito con un pugno al volto. Le indagini sono rimaste in “ghiaccio” per tanti anni.

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