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"Omicidio della vicina di casa", la Cassazione conferma assoluzione del 33enne

I giudici della suprema Corte hanno dichiarato inammissibile, come richiesto dall’avvocato Rosario Di Proietto difensore dell’imputato, il ricorso del Procuratore generale della Corte d’Appello di Palermo

È divenuta definitiva l’assoluzione di Ivan Giardina, 33 anni di Canicattì, accusato dell’omicidio preterintenzionale di Giuseppa Lo Sardo, sua vicina di casa, avvenuto nel giugno 2009. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia. A distanza di oltre otto anni, la Cassazione ha messo la parola fine ad una tragedia seguita ad una banale lite per futili motivi.

I giudici della suprema Corte hanno dichiarato inammissibile, come richiesto dall’avvocato Rosario Di Proietto difensore dell’imputato, il ricorso del Procuratore generale della Corte d’Appello di Palermo contro l’assoluzione di Ivan Giardina. In primo grado, Giardina era stato condannato dal Gup di Agrigento, Francesco Provenzano, alla pena di 6 anni ed 8 mesi di reclusione più il risarcimento delle parti civili costituitesi in giudizio. I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Palermo invece riformularono la sentenza di primo grado assolvendo su richiesta dell’avvocato Di Proietto l’imputato Ivan Giardina “perché il fatto non sussiste”.

Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori prima e dai magistrati dopo Giardina il 14 giugno 2009 avrebbe spintonato la signora Giuseppa Lo Sardo, 67 anni all’epoca dei fatti, provocandole una caduta. Soccorsa in ospedale, l'anziana morì per le conseguenze dei traumi addominali riportati in quella caduta. Teatro della vicenda fu una abitazione al pian terreno di via Borghi, nel cuore del centro storico di Canicattì. 

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