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Canicatti Canicattì

"Non si rassegna alla fine della relazione con l'amante e la perseguita", condannato

Il giudice Alessandra Vella ha inflitto un anno di reclusione ad un cinquantenne accusato di avere perseguitato la donna di 16 anni più giovane

Non accetta la fine della relazione con la propria amante, di sedici anni più giovane, e inizia a perseguitarla e pedinarla a tutte le ore del giorno e della notte. La donna, peraltro sposata e madre di tre figli, aveva però deciso di non avere più rapporti con lui ed è andata fino in fondo denunciandolo, facendolo finire a processo e, da ieri mattina, condannare.

Il giudice dell’udienza preliminare Alessandra Vella ha inflitto un anno di reclusione ad un cinquantenne di Canicattì, imputato di stalking. La pena inflitta dal giudice, peraltro, è ridotta di un terzo per effetto del giudizio abbreviato. Nei confronti dell’imputato, che era difeso dall’avvocato Angela Porcello, è stata disposta la sospensione condizionale della pena solo se pagherà la provvisionale di 5 mila euro alla ragazza, adesso trentaquattrenne, che si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Serena Gramaglia. Si tratta di un anticipo del risarcimento del danno che, nel suo intero ammontare, sarà liquidato dal giudice civile.

La vicenda risale al 2015. L'uomo non si sarebbe rassegnato e avrebbe iniziato a perseguitarla con continui messaggi, telefonate e appostamenti. Atteggiamenti ossessivi e, a tratti, minacciosi che la donna decise di denunciare. L’indagine a carico dell’uomo ha portato anche a una misura cautelare, emessa dal gip, che gli aveva inflitto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. 

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