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I sindacati denunciano: "Sospesa la chirurgia, l'Asp risolva subito il problema"

All'ospedale Barone Lombardo vengono garantite solo le emergenze perchè ci sono in servizio solo tre medici

“Il reparto versa in una situazione di emergenza, senza primario e con solo tre medici non è più possibile garantire interventi di routine durante la settimana”. La denuncia è dei dirigenti sindacali Calogero Coniglio, Salvatore Di Natale, Maurizio Libro e Salvatore Ballacchino dell’organizzazione sindacale Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei che fanno chiarezza sull’attuale stato del reparto di chirurgia dell’ospedale di Canicattì. 

"Dal momento in cui il primario Scudera di chirurgia generale dell’ospedale di Canicattì è andato in pensione, - spiegano - il reparto è rimasto senza primario con appena tre medici che non possono garantire gli interventi di routine, ma solo le emergenze, pertanto il servizio di chirurgia generale dal lunedì al venerdì non è attivo".

 I sindacalisti aggiungono: "L’Asp di Agrigento - continuano i dirigenti sindacali - sta tamponando in attesa di assumere dei nuovi medici con dei gettoni di reperibilità facendo arrivare medici, in caso di urgenze, da Licata o da Agrigento, ma il servizio resta sempre carente e limitato anche a causa delle distanze. I medici dell’ospedale di Canicattì hanno attivato le prime proteste per segnalare l’annosa situazione, ritrovatisi soli hanno manifestato esprimendo il loro disagio e, a seguito di ciò, nei primi di agosto, il direttore generale dell’Asp si è attivato dicendo che stavano provvedendo all’assunzione di almeno due medici ma, sono trascorsi 20 giorni e ancora nulla è accaduto". 

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