Furti di uva, è emergenza: gli agricoltori pronti a chiedere aiuto al prefetto
In alcuni casi, i coltivatori hanno scelto di ricorrere ad autonomi sistemi di vigilanza se non addirittura affidarsi a società di guardiania autorizzate
Le prime avvisaglie si erano già registrate nei mesi di agosto e settembre. Adesso, agricoltori e commercianti sono esasperati per l'impennata di furti e tentati furti di pregiata "Uva Italia Igp Canicattì" ancora alla pianta. Ogni sgradita visita all’interno di un qualsiasi vigneto significa un danno secco che nelle migliori ipotesi si mantiene sotto il limite di mille euro quale controvalore e mancato ricavo dalla normale vendita del prodotto. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia. Una perdita non indifferente tanto che gli agricoltori in alcuni casi hanno scelto di ricorrere ad autonomi sistemi di vigilanza se non addirittura affidarsi a società di guardiania autorizzate. Le zone più colpite sono a ridosso delle principali che si snodano da Canicattì. I ladri ormai non adottano alcuna cautela. Ramilia, Deliella, Cazzola e Grottarossa le zone più colpite tanto che gli agricoltori invocano l’intensificazione dei controlli, prima di rivolgersi al prefetto di Agrigento, Dario Caputo.