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Canicatti Canicattì

Circa 500 persone hanno ricordato Marco Vinci, Di Ventura: "La città è ancora stordita"

Assenti i genitori, ma presenti il fratello e gli zii del 22 enne ucciso. Alla serata don Pino Argento che ha raccolto la folla in preghiera

Canicattì marcia in onore di Marco Vinci. Serata di preghiera e silenzio, per ricordare a distanza di due settimana l’omicidio del 22 enne ucciso alle 3 del mattino, domenica 18 giugno. Ieri sera, più di 500 persone hanno voluto ricordare Marco, fiori e silenzio ma anche preghiera e commozione. La folla, secondo quanto riferisce l'edizione odierna del Giornale di Sicilia, si è snodata tra  piazza San Diego e piazza San Domenico, assenti i genitori ma presente invece il fratello e gli zii.

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Poche gente alla manifestazione? Il sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura risponde così: "La Canicattì operosa e volenterosa comunque c’era ed in piazza Dante eravamo in molti di più - dice - ancora oggi la gente è stordita per la tragica morte di un giovane che ha avuto solo il torto di fare un incontro sbagliato”.

Alla serata anche don Pino Argento, vicario foraneo di Canicattì, che ha guidato il momento del ricordo e di preghiera.  "Ti affidiamo signore la città di Canicattì, la sua popolazione e soprattutto i suoi giovani - ha detto il parroco di Santa Chiara e Santa Lucia - ed allontana ogni forma di violenza, gli spacciatori di morte, il vizio del bere e del gioco, allontana tutto quello che è bruttura e proteggi quanti abitano in questa città". 

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