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Martedì, 19 Marzo 2024

San Calogero migrante fra i migranti è arrivato al vecchio porto di Lampedusa

Il santo nero è avvolto in una coperta isotermica come quelle che servono a proteggere i naufraghi dal freddo

Da qualche giorno, a Lampedusa, su una parete del porto vecchio, ad accogliere le persone che arrivano dal mare c’è un’icona dal forte valore simbolico, opera del fotografo napoletano Massimo Pastore. Si tratta di una foto che ritrae un anziano uomo di colore dalla folta barba bianca che lo stesso associa alla figura di San Calogero. Il progetto dell’autore è quello di raccontare le storie dei santi migranti della nostra tradizione. 

La devozione del popolo agrigentino è da sempre stata legata al santo di origine turca che, nella raffigurazione del vecchio porto di Lampedusa, sostituisce le tradizionali vesti scure dell’iconografia sacra ad una dorata coperta isotermica simile a quelle in cui vengono avvolti i migranti soccorsi in mare. Coperte che recentemente sono servite anche a proteggere dal freddo i 22 superstiti del tragico naufragio avvenuto a circa 6 miglia al largo di Lampedusa nella notte fra domenica e lunedì scorso. 

Lo sguardo del santo migrante è rivolto verso il Mediterraneo, fonte di ricchezza per gli stessi isolani ma che spesso si è tinto di quel rosso sangue a causa delle troppe vite spezzate. “Un santo migrante, una di quelle persone sbarcate nella nostra Sicilia, questo per indicare che spesso dal mare a noi è arrivata la provvidenza, è arrivata la salvezza" - ha detto ai microfoni di AgrigentoNotizie, don Carmelo La Magra, giovane e caparbio parroco di Lampedusa che sul valore dell’accoglienza dello “straniero” fonda  la sua missione spirituale sull’isola agrigentina - . 
 

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