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Sabato, 20 Aprile 2024

Stabilizzazione degli ex Lsu della scuola: sit-in in Prefettura

La mobilitazione nazionale è stata indetta dall'Unione sindacale di base, il prefetto Dario Caputo ha ricevuto una delegazione di manifestanti

Anche ad Agrigento i lavoratori ex Lsu/Ata aderenti all’Unione sindacale di base hanno aderito allo sciopero nazionale indetto per chiedere l’emanazione del decreto interministeriale di attuazione della Legge di bilancio del 2018. Sostanzialmente si tratta di una norma che prevede la fine del sistema degli appalti delle pulizie nelle scuole e, dopo anni e anni di precariato, l’assunzione definitiva dei lavoratori negli organici degli istituti dal 1° gennaio 2020. In mattinata, il sit-in del personale precario, si è svolto dinanzi la Prefettura.

"Non camminerai più sulle tue gambe", lettera minatoria per il sindacalista Aldo Mucci

Il segretario provinciale Usb, Aldo Mucci, ai microfoni di AgrigentoNotizie, si dice fiducioso sulla stabilizzazione dei precari. “Ho sentito il neo ministro del Lavoro – dice il sindacalista – dovremmo avere una soluzione entro questo mese”.

Delegazione ricevuta dal prefetto

Una delegazione di lavoratori ex Lsu/Ata è stata, poi, ricevuta dal prefetto Dario Caputo. I lavoratori hanno raccontato dettagliatamente la loro lunga odissea, durata 21 anni. "Hanno raccontato di accordi che hanno determinato l’attivazione di una “Banca ore” anomala che funziona al contrario (con accumulo di ore in negativo), che ha permesso alle aziende di schiavizzare un’intera categoria, con lavoratori che di fatto non hanno più la possibilità di organizzare la propria vita privata. Hanno raccontato - rende noto il segretario Aldo Mucci - che stanno subendo umiliazioni economiche (dovute a spostamenti senza rimborsi fino a 20 km e pochi euro oltre) e umiliazioni personali (in quanto costretti, pur essendo ultracinquantenni, a svolgere mansioni di muratore ed imbianchino anche contro la propria volontà e oberati da carichi di lavoro triplicati e insostenibili) e non sono pochi i casi di lavoratori non automuniti o con patologie che per evitare di beccarsi lettere di contestazione dall’azienda, perché non in grado di raggiungere i luoghi di lavoro a cui continuamente vengono destinati, sono stati costretti a rinunciare al decoro accettando la decurtazione del salario. Hanno raccontato della legge che consente l’internalizzazione di tutti i lavoratori e hanno raccontato - Mucci ha concluso la ricostruzione - di un decreto che ancora non esce". Il prefetto ha ascoltato con molta attenzione le problematiche degli Lsu, impegnandosi ad attenzionare il problema ai ministeri competenti.

PREFETTURA LSU-2

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