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Giovedì, 18 Aprile 2024

Commerciavano "roba" per 200 mila euro: i dettagli della maxi operazione "Street food"

In circa tre mesi gli indagati hanno "movimentato" fra le "piazze" di spaccio di Menfi, Santa Margherita Belice, Montevago e Poggioreale, nel Trapanese, chili di hashish ed etti di cocaina - la maggior parte dei quali destinati ai giovanissimi - per circa 200 mila euro. Un giro che è stato però bloccato, all'alba, dai carabinieri di Sciacca e Menfi che hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari.

L’indagine è stata convenzionalmente denominata “Street food” poiché i corrieri - residenti  tra Menfi e Santa Margherita di Belice - per organizzare i viaggi necessari per approvvigionarsi dei quantitativi di droga,  facevano riferimento, cercando dunque di parlare in codice, a “cene, cibi di strada e fast food”.

Scatta l'operazione antidroga "Street food"

La cosa che è apparsa sconcertante - anche agli stessi carabinieri - è che il sodalizio impiegava nelle illecite attività anche due ragazze infra-quattordicenni come corrieri. Ragazzini che erano anche i destinatari del mercato di spaccio e dunque gli assuntori finali delle sostanze stupefacenti.

I carichi di droga, durante i viaggi da Palermo a Menfi, venivano spesso nascosti dentro le autovetture utilizzate ma, in alcuni casi, anche all’interno degli indumenti intimi delle giovani ragazze.

Tra gli indagati spiccano le figure di due menfitani, (uno detto papà) ed un altro (detto carciofetto), che gestivano - secondo l'accusa - il sodalizio mettendo a disposizione autovetture e telefoni cellulari per l’approvvigionamento ed il trasporto della droga, organizzando con cadenza quasi giornaliera delle sortite nel capoluogo per effettuare l’acquisto di hashish e cocaina.

 

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