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Dal Veneto alla Sicilia in bici: nei luoghi del Beato giudice Livatino arriva “Il mattone del mondo”

Una mattonella che contiene la terra proveniente da 199 paesi è stata creata dai ragazzi ospiti di una casa-famiglia della provincia di Belluno per essere depositata sulla tomba del magistrato canicattinese

Dopo 22 giorni e circa 1500 km percorsi si è chiusa oggi la staffetta ciclistica che, dalla provincia di Belluno, ha portato il "mattone del mondo" nei luoghi del beato giudice Rosario Angelo Livatino. Si tratta di un messaggio di universalità ed uguaglianza fra i popoli che è partito dalla comunità Villa San Francesco di Feltre, struttura che in Veneto si occupa di ragazzi con storie difficili alle spalle. L'iniziativa, che cade a pochi giorni dell'anniversario dell'assassinio del giudice canicattinese, si è svolta in collaborazione con il Centro sportivo italiano che, per portare a termine l'impresa, ha affidato la "mattonella" itinerante a gruppi di ciclisti amatoriali. Si tratta di un mattoncino di vetro che al suo interno, custodisce la terra proveniente da ben 199 paesi del mondo e che è stata realizzata dai ragazzi ospiti della casa-famiglia. La "mattonella", prima di essere collocata nella cappella cimiteriale dove riposano le spoglie del beato giudice Rosario Angelo Livatino, ha fatto tappa anche nel luogo del delitto, nei pressi del vecchio tracciato della statale 640 dove la memoria del sacrificio del magistrato è affidata ad una stele commemorativa.

Il "Mattone del mondo" sarà collocato sulla tomba del Beato giudice Rosario Livatino: ha percorso 1.500 chilometri

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