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Giovedì, 25 Aprile 2024

Ictus, il traguardo del "San Giovanni di Dio": realizzata per la prima volta l'angioplastica cerebrale

Il direttore sanitario: "Il cittadino deve avere la possibilità di trovare quante più opzioni possibili, qualificate e sicure"

Il paziente era condannato a restare sulla sedia a rotelle. L'esperienza dei cardiologi dell'ospedale "San Giovanni di Dio" - che da dieci anni si occupano di angioplastica - lo ha salvato. "Non avevamo mai trattato le arterie cerebrali, ma abbiamo una grandissima esperienza per quanto riguarda le arterie coronarie e anche carotide - ha spiegato il direttore di Emodinamica: Giuseppe Caramanno - . In provincia di Agrigento non c'è una figura che tratti questa patologia grave che ha una mortalità del 30 per cento ad un anno, abbiamo deciso dunque di fare questo intervento affinché sia d'esempio agli altri cardiologici e sopperire alla mancanza dei neuroradiologi interventisti. Significa trattare centinaia di pazienti ed evitare loro la sedia a rotelle". 

Angioplastica cerebrale realizzata dai cardiologi salva la vita ad un pensionato 

"Questo è un tassello che si aggiunge nel ventaglio diagnostico-terapeutico che è l'obiettivo della direzione aziendale e che quello che si deve offrire al cittadino. Il cittadino deve avere la possibilità di trovare quante più opzioni possibili, qualificate e sicure, - ha spiegato il direttore sanitario dell'Asp: Silvio Lo Bosco - . Il nostro obiettivo deve essere quello di fornire delle prestazioni in sicurezza, prestazioni da realizzare in un percorso condiviso e conosciuto da tutti gli operatori perché soprattutto in urgenza prima intervengo e prima salvo una quantità di massa cerebrale che consente, dunque, di minimizzare il danno". 

L'ospedale "San Giovanni di Dio" - realizzando questo innovativo intervento - ha aperto un nuovo scenario per il trattamento dell'ictus cerebrale. "Lo sviluppo dei protocolli diagnostici-terapeutici-assistenziali e aziendali è il nostro obiettivo in maniera tale che il medico sia anche guidato - ha sottolineato il direttore sanitario dell'Asp - . Anche il legislatore ha previsto che il medico debba seguire i protocolli e le linee guida, ovviamente adattati al caso concreto, tenendo presente che il nostro obiettivo è trattare non solo la patologia ma anche il paziente. Il fatto che al 'San Giovanni di Dio' abbiamo tutte le specialità, una stroke unit d'urgenza, una Emodinamica che ci permette di trattare la disostruzione, la possibilità di una Chirurgia vascolare ci permette di poter dire al paziente che può fare serenamente ricorso al nostro ospedale". 

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