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Giovedì, 28 Marzo 2024

Tutti in piedi per il docufilm "Quasi12", il giornalista Tedesco: "E' una vicenda drammatica"

La sala del cinema Astor era piena in ogni ordine di posto. La storia, vera, parla di Stefano Pompeo. Il piccolo è stato ucciso dalla mafia

Un’intera sala in piedi, commossa e quasi provata, le facce di chi ha assistito alla prima di “Quasi12” parlano da sole. Autorità, giornalisti e amici, ma anche e soprattutto i genitori di Stefano Pompeo. Una storia vera, racconta e documentata dal giornalista, Gero Tedesco. “Quasi12” è il docufilm che narra la storia del piccolo Stefano il bambino ucciso dalla mafia a soli 11 anni. Una storia tragica, che ad oggi non ha nessun colpevole. La prima del film ha strappato applausi, la sala si è alzata in piedi per omaggiare la famiglia del piccolo Stefano.

“Dopo 20 anni questa storia non ha trovato soluzione, una vicenda drammatica che noi cerchiamo di riportare a galla – ha detto Gero Tedesco, colui che ha scritto ‘Quasi12’ - . Stefano era un bimbo normalissimo di Favara, era appassionati di auto di fumetti. Una serie di tragiche vicende hanno fatto sì, che quel giorno, Stefano,  si trovasse al posto sbagliato ed al momento sbagliato”.

La prima del docufilm ha riempito la sala del cinema Astor. Alla serata anche l’arcivescovo di Agrigento, don Franco. “Non mi trovo d’accordo con alcuni passaggi di questo splendido docufilm. Stefano era al posto giusto, gli assassini non dovevano stare lì. Per loro non c’è posto”.

La serata si è conclusa con un lungo applauso e con il grido e la fame di giustizia, del padre di Stefano. “Io posso dirlo – ha detto il genitore del piccolo – mio figlio non ha avuto giustizia. E’ come se fosse stato dimenticato. Sono felice che oggi sia ricordato, davvero”.

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