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Raddoppio della statale 640, il premier Conte: "Al lavoro su tutte le infrastrutture incompiute"

Il primo ministro: "Il problema del settore delle costruzioni lo abbiamo ereditato"

"C'è una incognita. Non tanto dal punto di vista tecnico, ma da quello finanziario perché general contractor e un'altra ditta importante coinvolta sono in chiare difficoltà finanziaria, tecnicamente si parla di concordato preventivo e questo, a catena su tutti gli affidatari, genera problemi nei pagamenti. E' un problema di sistema, è un problema che riguarda tutto il settore delle costruzioni. E' un problema che abbiamo ereditato, il codice degli appalti che abbiamo attualmente non funziona. Abbiamo messo in cantiere la riforma e in questi giorni stiamo mettendo a punto i dettagli di un decreto legge che dovrebbe anticipare la più generale riforma degli appalti che stiamo programmando". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte sul riaperto cantiere per il raddoppio della statale 640, la Agrigento-Caltanissetta. 

L'annuncio: lavori completati entro il 2020, ma le questioni finanziarie non sono ancora risolte

"Lavoreremo a tutte le infrastrutture. Per questa infrastruttura poi ci ritroveremo a Roma dove avremo un tavolo dove poter risolvere i problemi di continuità aziendale - ha spiegato il primo ministro Giuseppe Conte - . Cercheremo di accelerare tutti i lavori. Non è vero che abbiamo bloccato lavori. La crisi del settore delle costruzioni non è una crisi che abbiamo creato noi, ce la siamo ritrovata. Lavoriamo in modo sistematico a tutti i livelli, bisogna lavorare con gli enti locali che hanno un grande ruolo per il piano infrastrutturale e il piano investimenti. Per quanto mi riguarda, non esistono colori politici, dobbiamo tutti lavorare per i cittadini, dobbiamo fare sistema".  

Inevitabile, forse, il richiamo al tema di Tav e mini Tav: "Non ho mai parlato di mini Tav, non ho mai concepito una mini Tav perché non sono un tecnico e nessuno mi ha portato mai una mini Tav sul tavolo". Alle spalle del premier Giuseppe Conte, anche il prefetto di Agrigento Dario Caputo e il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina.  Presente anche il vice presidente dell’assemblea regionale Siciliana Giancarlo Cancelleri e molti dei portavoce M5S Ars, di Camera e Senato della Repubblica.  “Oggi - hanno spiegato i deputati Ars - è stata una grande risposta a tutte quelle persone che stanno vedendo il loro lavoro a rischio. Stiamo parlando dei lavoratori  delle aziende affidatarie della Cmc, i creditori, le piccole imprese che danno lavoro a centinaia di persone che provengono da tutta la Sicilia. Oggi si è formalizzato l’avvio di un tavolo tecnico per trovare le delle soluzioni e soprattutto c’è un governo che oggi viene quì e si prende un impegno. A giugno 2020, l’opera deve essere completata. Si tratta - concludono i deputati - di una comunità che si risolleva”.

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