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Sabato, 20 Aprile 2024

Troppe strutture d'accoglienza in città? Il prefetto: "Agrigento ha raggiunto la quota prestabilita"

Sì ad accoglienza ed integrazione. Ma, da adesso in poi, senza esagerare. Perché la città di Agrigento ha già raggiunto la quota prestabilita. E, dunque, non verranno più aperti centri d'accoglienza per extracomunitari. La conferma è arrivata dal prefetto di Agrigento Nicola Diomede. Va però fatto un distinguo - ha tenuto a sottolineare il prefetto - fra adulti e minori.

Il prefetto Diomede ha già sentito il sindaco della città dei Templi, Lillo Firetto. L'amministrazione comunale è infatti al lavoro per mettersi in linea con i numeri concordati fra Anci e ministero dell'Interno.

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Resta il "sì" - fermo e categorico - all'integrazione dei migranti che si trovano già ospiti del territorio provinciale. Tant'è che ieri, durante le celebrazioni per l'anniversario della festa della Liberazione, il prefetto ha consegnato ai migranti ospiti del centro d'accoglienza di Racalmuto una copia, su supporto informatico, della Costituzione italiana. "Dobbiamo considerare queste persone non semplicemente ospiti temporanei di un territorio, ma persone che vivono all'interno del territorio - ha detto il prefetto - . In questo territorio ci sono le regole della Costituzione ed il gesto simbolico di regalargli la Costituzione è per renderli maggiormente partecipi sui nostri diritti ed i nostri doveri perché siano i loro diritti e dei loro doveri". 

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